I CARBONARI

Cast: Vittoria Lepanto (principessa Spadda), Francesca Bertini (la ricamatrice Maddalena), Giovanni Pezzinga (Stellati). Prod.: Film d’Arte Italiana / S.A. Pathé Frères; 35mm. L. 700 m. D.: 34’ a 16 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

I carbonari fa parte di quel gruppo di film storici della FAI tesi alla rivisitazione della storia nazionale. In questo caso, il periodo indagato è quello risorgimentale. La trama, seppur romanzata, racconta un fatto realmente accaduto: la cospirazione contro il Papa nel 1832, conclusasi con l’esecuzione dei carbonari il 20 settembre. La Bertini e la Lepanto si contrappongono nuovamente, contendendosi l’ufficiale Stellati. Giovanni Pezzinga lavorerà alla FAI nel biennio 1911-12, interpretando numerosi ruoli, spesso a fianco della Bertini. Il film ebbe una larga distribuzione in tutta Europa e riscosse notevoli consensi. La copia – già restaurata nel 1996, a partire da un negativo originale su supporto nitrato conservato alla Cinémathèque Française – viene presentata in una nuova versione ricca di imbibizioni e viraggi, grazie alle nuove conoscenze relative al tipo di colorazione originaria. Le informazioni sul colore provengono dal negativo originale, non montato, ritrovato nell’archivio francese. Esso si presentava sotto forma di piccoli rulli, ognuno dei quali corrispondeva ad un quadro; ogni rullo era contraddistinto da una «coda d’identificazione», sulla quale erano indicati: il titolo del film (in francese); il numero del quadro (o dei quadri) corrispondente; un eventuale codice relativo all’imbibizione e/o al viraggio; la lunghezza del singolo rulletto. Grazie alla decifrazione dei codici (operata da Nicola Mazzanti, direttore del laboratorio L’Immagine Ritrovata) è stato possibile restituire alla copia i colori originari. Le didascalie, assenti dal negativo, sono state ricostruite grazie al ritrovamento della sceneggiatura originale del film, conservata presso la Bibliothèque Nationale de France.

Alessia Navantieri, Michele Canosa

Copia proveniente da

Nuova edizione 2002 a colori realizzata presso L’Immagine Ritrovata