HIS PICTURE IN THE PAPERS
Sc.: John Emerson, Anita Loos. In.: Douglas Fairbanks (Pete Prindle), Loretta Blake (Christine Cadwalader), Clarence Handyside (Proteus Prindle). P.: Triangle/Fine Arts. 35mm. L.: 1220m D.: 64’ a 16 f/s.
Scheda Film
“Fairbanks stava lavorando con diversi registi e sceneggiatori, ma per due anni consecutivi Loos e Emerson furono i suoi preferiti. Tutti i loro film erano fatti con la stessa formula: uno smidollato dell’est o un playboy europeo o un povero ragazzo ricco prova la sua virilità attraverso qualche avventura folle e romantica. O, come variante, l’eroe di Fairbanks è un sognatore frustrato, bloccato in qualche lavoro monotono e smanioso di avventura e di evasione. Anni dopo Doug ha detto che in queste vecchie commedie lui cercava di ‘cogliere lo spirito reale della gioventù… quello spirito che prende le scorciatoie e si lancia impetuosamente verso i suoi obiettivi, che non perde tempo ad aggirare gli ostacoli, ma li salta, insomma il grande, irrequieto e impaziente Spirito della gioventù che cavalca ogni rischio gli si presenti davanti’. Pur essendo un po’ enfatizzata […], questa descrizione è abbastanza fedele. Le centinaia di migliaia di giovani americani intrappolati in noiosi lavori ‘dalle 9 alle 5’ guardavano le avventure di Fairbanks (per dirla con le parole di Alistair Cook) ‘come un antidoto, una meta cui aspirare per lo stressato lavoratore della città…una fonte costante d’ispirazione’. Il personaggio che Anita Loos aveva inventato per lui era stato preparato per mascherare le sue deficienze d’attore e offrirgli tutte le opportunità di sfruttare le sue abilità da ginnasta. In His Picture in Papers, combatte svariati round contro un pugile professionista, si lancia dal ponte di un transatlantico, e compie un pericolosissimo salto mozzafiato da un treno in corsa. […] Fairbanks preparava tutti i suoi stunts in anticipo, mentre molte della scene senza azione venivano improvvisate all’ultimo minuto”.
(G. Carey, Doug & Mary, E. P. Dutton, New York 1977)
“Douglas Fairbanks è contemporaneo dei grandi comici americani. Il suo primo film, The Lamb, del 1915, è tratto dalla pièce The New Henrietta, di Winchell Smith e Victor Mapes. Nel 1920 Herbert Blaché gira con Buster Keaton The Saphead, basato sullo stesso materiale. Entrambi interpretano il ruolo – un po’ laterale rispetto alle loro caratteristiche tipologie – del sempliciotto ingenuo ma vincente. Nel 1919 Charles Chaplin, Douglas Fairbanks, Mary Pickford e D. W. Griffith fondano la United Artists Corporation. Ci sono foto in cui è difficile distinguere chi sia Chaplin e chi Fairbanks, così simili sono nella statura e nella fisionomia. Il 1923 è l’anno del più noto film di Harold Lloyd, Safety Last. Nel 1922 lo specialista di film d’azione Allan Dwan gira Robin Hood con Douglas Fairbanks. Nel 1924 Raoul Walsh, maestro dei film d’avventura, gira con Fairbanks The Thief of Bagdad. In questi film i protagonisti compiono vere e proprie scalate mozzafiato. Lloyd e Fairbanks interpretano di persona le scene acrobatiche. Entrambi hanno ormai interiorizzato nella loro maschera comica l’americano keep smiling, e digrignano i denti anche nell’attimo di estremo pericolo. Ciò che Allan Dwan ha detto a proposito di Fairbanks potrebbe benissimo valere anche per Lloyd: ‘Gli stuntmen dovevano imitarlo, e tuttavia ciò che facevano dava sempre l’impressione di essere un numero acrobatico. Ma quando era in azione lui tutto sembrava reale’”.
(Thomas Brandlmeier, Ridi e anche il mondo ride!, in Cinegrafie, n.12, 1998)