HIS NEW JOB

Charles Chaplin

T. it.: Charlot principiante. Scen.: Charles Chaplin. Int.: Charles Chaplin (comparsa), Ben Turpin (altra comparsa), Charlotte Mineau (la star), Charles Insley (il regista), Leo White (l’attore), Frank J. Coleman (l’aiuto regista), Bud Jamison (il divo in ritardo), Gloria Swanson (stenografa), Agnes Ayres (segretaria), Billy Armstrong (comparsa). Prod.: Jesse T. Robbins per The Essanay Manufacturing Company. DCP. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Esattamente un anno (e trentacinque film) dopo la prima apparizione del Vagabondo sulla pista per automobili a pedali di Venice, Chaplin esordisce alla Essanay con una commedia che fa amabilmente il verso al mondo del cinema, strizzando un occhio a Sennett e l’altro al Prigioniero di Zenda di Porter e Ford, grande successo della stagione cinematografica precedente. His New Job è satira pura, con uno Charlot dispettoso e insolente che semina caos tra registi, attrezzisti, attori e aspiranti tali, e che non perde occasione per assestare qualche colpo gratuito ai danni del povero Ben Turpin, qui alla sua prima apparizione al fianco di Chaplin. Per la parte della prima attrice la scelta di Chaplin cadde su una giovane Gloria Swanson, appena scritturata dalla Essanay, la quale nutrendo però ambizioni drammatiche decise di sabotare il suo stesso provino finendo per comparire solo in un fuggevole cameo. Non mancano le gag, ancora solo funzionali all’avanzamento dell’azione, in particolare il numero delle due porte, affinato a più riprese fino a raggiungere la perfezione in Tempi moderni, il salto del cappello in aria, autentico marchio di fabbrica qui introdotto per la prima volta, e il gioco di sguardi rivolto alla statua a metà tra il seduttore e il collezionista d’arte, che ritornerà quindici anni dopo in Luci della città. His New Job è anche l’unico film della serie girato negli studi della Essanay, un ex magazzino che sorgeva nella zona industriale della fredda Chicago, ambiente, come Chaplin ricorderà molti anni dopo, tutt’altro che favorevole a qualunque attività creativa, “alle sei in punto, anche se un regista era a metà di una scena, si spegneva la luce e si andava tutti a casa”.