HET HOOGLAND VAN BARKA

da identificare

P.: Ambrosio. 35 mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

I documentari sono scarsamente considerati nella storia dal cinema delle origini, e quelli italiani non sfuggono a questa legge. Il Nederlands Filmmuseum, ci offre la rara occasione di poter vedere alcuni dei più interessanti documentari italiani degli anni Dieci conservati nelle loro collezioni. Alcuni di essi, come scrive Ivo Blom nell’articolo pubblicato su questo numero di Cineteca, hanno qualità insospettate:
“Per lungo tempo la Storia dal Cinema ha trattato con sufficienza i documentari delle origini. (…) Questa visione della storia però non è del tutto corretta. Infatti non tiene conto di tutti quei documentari, prodotti prima della fine degli anni Venti, che mostrano già un linguaggio innovativo che si esprime attraverso splitscreen, riprese in movimento effettuate da barche, tram, treni (sorta di travelling naturali) e impiegando la profondità di campo, le colorazioni, il montaggio”

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