HELL BENT

John Ford (Jack Ford)

T. it.: Indemoniato; Scen.: Jack Ford, Harry Carey; F.: Ben Reynolds; Int.: Harry Carey (Cheyenne Harry), Neva Gerber (Bess Thurston, la sua ragazza), Duke Lee (Cimarron Bill, l’amico), Vester Pegg (Jack Thurston), Joseph Harris (Beau, un bandito), M. K. Wilson, Steve Clemente; Prod.: Universal-Special Attraction; Pri. pro.: 29 giugno 1918. 35mm. L. or.: 1737 m. L.: 1478 m. D.: 68’ a 18 f/s. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nelle prime collaborazioni per la Universal, Ford e Harry Carey riuscirono agilmente a ottenere molte variazioni partendo da risorse piuttosto scarse: budget limitato, piccola compagnia di repertorio, ambientazioni spartane e trito materiale tematico, che solitamente si incentrava sulla redenzione di un “cattivo buono”. In Hell Bent, del quale è stata riscoperta una copia con didascalie tedesche, Carey interpreta un pistolero attaccabrighe che combatte un fuorilegge per liberarne la sorella rapita. Lo sviluppo imprevisto è che Cheyenne Harry è ubriaco per tutto il film. Questo insolito tocco fordiano – segno precoce del suo caratteristico uso dell’alcol come espediente comico per liberare i suoi personaggi dai codici di condotta convenzionali – conferisce alle turbolente vicende di Hell Bent un senso vertiginoso e incontrollabile di esuberanza e pericolo. Carey interpreta con sapiente ironia questa inconsueta variazione del suo personaggio solitamente
austero.
Appena al suo secondo anno di regia, il giovane Jack Ford mostra una notevole raffinatezza nell’orchestrare la mescolanza di toni comici e drammatici e nel consapevole omaggio visivo a uno dei suoi modelli di artista western, il magistrale pittore di frontiera Frederic Remington. Hell Bent comincia con un’imitazione del quadro sarcastico di Remington A Misdeal, che mostra il sanguinoso risultato di una partita a carte in un saloon pieno di fumo e cadaveri. Dopo il fratello Francis Ford e D. W. Griffith, Remington, Charles Russell e Charles Schreyvogel avrebbero rappresentato le principali influenze visive di Ford nella sua lunga carriera di regista western, che si estese fino agli anni Sessanta e contò cinquantaquattro film.

“Tipico film di Harry Carey, il che significa che brividi ed eccitazione sono elargiti a piene mani e che la nota fondamentale è la velocità e ancora la velocità. […] Uno stuzzicante tono di allegria.” “Exhibitors’ Trade Review”, 1918