HEART O’ THE HILLS
Sc.: Bernard McConville, dal romanzo «The Heart of the Hills» di John Fox. M.: Edward McDermott. Scgf: Max Parker. F.: Charles Rosher. Ass.R.: Alfred L. Werker. Cast: Mary Pickford (Mavis Hawn), Allan Sears (Jason Honeycutt), Clare McDowell (Martha Hawn), Fred W. Huntley (Jason Hawn), Sam De Grasse (Steve Honeycutt), William Bainbridge (col. Pendleton), Jack Gilbert (Gray Pendleton), Betty Bouton (Marjorie Lee), Henry J. Herbert (Norton Sanders), Fred Warren (John Burnham), Harold Goodwin. Prod.: Mary Pickford Co.; 35mm. D.: 84’ a 21 f/s.
Scheda Film
La recensione del «New York Times» di The Heart o’ the Hills indica che i critici cercavano di capire quale fosse la strategia della Pickford riguardo al suo personaggio: «Apparentemente Mary Pickford affronta il fatto di non poter andare avanti per sempre interpretando il dolce, irresistibile, giocoso tesorino dello schermo, visto che il suo ultimo film […] la mostra con un carattere più serio e modi più maturi rispetto alle sue precedenti produzioni». La Pickford interpretava una selvaggia ragazza di montagna del Kentucky in una storia tratta da un romanzo di John Fox Jr., un popolare autore dell’epoca. L’intelligente maniera in cui lei e i suoi collaboratori affrontarono il problema della sua età – e del rifiuto dei suoi fan di abbandonare la loro «piccola Mary» – è dimostrata efficacemente. […] Nella terza ed ultima parte del film, dopo essere stata convenientemente adottata dal Colonnello Pendleton, Mary diventa adulta ed improvvisamente ricca. È vestita all’ultima moda, con un abito in stile cavallerizza, e ci appare come una raggiante giovane donna, così com’era veramente fuori dallo schermo. Alla fine però, riunita con il suo amore d’infanzia, il maschiaccio sembra essere ancora nel cuore dell’elegante fanciulla. Vestita di un meraviglioso abito di organza con fiocco, ritorna ad essere ancora una scatenata ragazzina, quando lei e il suo amore saltano in un ruscello e Mary cade a gambe all’aria nell’acqua. A questo punto, ha dato al suo pubblico sia la sua parte romantica sia la solita interpretazione infantile.
Jeanine Basinger, Silent Stars, New York, Alfred A. Knopf, 1999