FALBALAS

Jacques Becker

Scen.: Maurice Aubergé, Jacques Becker, Maurice Griffe. F.: Nicolas Hayer. M.: Marguerite Renoir. Scgf.: Max Douy. Mus.: Jean-Jacques Grünenwald. Int.: Raymond Rouleau (Philippe Clarence), Micheline Presle (Micheline Lafaurie), Jean Chevrier (Daniel Rousseau), Gabrielle Dorziat (Solange), Jeanne Fusier-Gir (Paulette), Françoise Lugagne (Anne-Marie), Christiane Barry (Lucienne), Jane Marken (Madame Lesurque). Prod.: André Halley des Fontaines per Essor Cinématographique Français. DCP. D.: 95’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Le riprese sono state difficili a causa delle molte restrizioni imposte dai tedeschi. Stavano per andarsene ma noi avevamo diritto all’elettricità solamente durante la notte. Avevo delle crisi di pianto dovute alla stanchezza. […] Si potrebbe dire che all’epoca fosse frivolo fare questo genere di film e invece no, era una reazione. Era un film luminosissimo che tuttavia era stato girato interamente di notte. Una notte, giravamo un primo piano e quando Becker ha detto “Stop!”, le mie palpebre si sono chiuse, clac, come delle persiane, tanto ero stanca. Jacques è scoppiato a ridere fragorosamente quando ha visto il girato.

Micheline Presle in Becker par Becker, Éditions PC, Parigi 2004

Attraverso questa storia, Becker si serve dell’alta moda, ambiente futile e fuori dal mondo che aveva conosciuto nella sua infanzia, come di una dimensione sostitutiva. In realtà, tratta la natura stessa del cinema dell’Occupazione, un cinema dell’alienazione e della pura apparenza che doveva evitare ogni rapporto e ogni riferimento alla realtà. […] C’è già qualcosa di La donna che visse due volte in Falbalas. L’attrazione per il vuoto investe anche la velocità di un montaggio troppo interessato a mostrare mille dettagli per non doversi soffermare sulla vanità di un’occupazione sterile contrapposta alla verità documentaria del lavoro delle operaie. In Becker l’inconscio freudiano sarà sempre sottomesso alle problematiche della coscienza marxista.

Jean Douchet, Les Dessous de Falbalas, “Cahiers du cinéma”, n. 603, luglio-agosto 2005

Copia proveniente da

Per concessione di Studio Canal