FAITS DIVERS

Claude Autant-Lara

In.: Paul Barthet (il marito), Louise Lara (la moglie), Antonin Artaud (l’amante). 35mm. L.: 463 m. D.: 20′ a 18 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Era la prima volta che passavo dietro la macchina da presa. Avevo scritto una sceneggiatura un po’ intellettuale, che assecondava il gusto dell’epoca e oggi potrebbe sembrarci molto Nouvelle Vague. Ma quella Nouvelle Vague era più legittima della seconda, poiché negli anni ’20 eravamo ancora alla ricerca delle possibilità espressive del cinema: bisognava farne un mezzo d’espressione autonomo. Dunque, avevo scritto una sceneggiatura molto sperimentale, che sviluppava alcune variazioni quasi geometriche sul tema della gelosia. […] Per l’amante, ho cercato un giovane che non sembrasse un adolescente ed avesse un po’ di carattere. Mi avevano parlato di un attore che recitava da Dullin all’Atelier, ma mi avevano avvertito: “È un ragazzo molto difficile”. Ci siamo incontati in un caffè, io e Artaud, e mi sono trovato di fronte a uno strano personaggio, dall’aria un po’ assente. Era come se camminasse sempre a uno o due metri da terra. A volte dava l’impressione di non ascoltare. In realtà, ascoltava molto bene.

Claude Atant-Lara, in Odette e Alain Virmaux, Artaud vivant, Paris, Oswald, 1980

Copia proveniente da

Con il permesso di Marie-Ange L'Herbier

Copia restaurata nel 1979 dal negativo originale