FAITS DIVERS
In.: Paul Barthet (il marito), Louise Lara (la moglie), Antonin Artaud (l’amante). 35mm. L.: 463 m. D.: 20′ a 18 f/s. Bn.
Scheda Film
Era la prima volta che passavo dietro la macchina da presa. Avevo scritto una sceneggiatura un po’ intellettuale, che assecondava il gusto dell’epoca e oggi potrebbe sembrarci molto Nouvelle Vague. Ma quella Nouvelle Vague era più legittima della seconda, poiché negli anni ’20 eravamo ancora alla ricerca delle possibilità espressive del cinema: bisognava farne un mezzo d’espressione autonomo. Dunque, avevo scritto una sceneggiatura molto sperimentale, che sviluppava alcune variazioni quasi geometriche sul tema della gelosia. […] Per l’amante, ho cercato un giovane che non sembrasse un adolescente ed avesse un po’ di carattere. Mi avevano parlato di un attore che recitava da Dullin all’Atelier, ma mi avevano avvertito: “È un ragazzo molto difficile”. Ci siamo incontati in un caffè, io e Artaud, e mi sono trovato di fronte a uno strano personaggio, dall’aria un po’ assente. Era come se camminasse sempre a uno o due metri da terra. A volte dava l’impressione di non ascoltare. In realtà, ascoltava molto bene.
Claude Atant-Lara, in Odette e Alain Virmaux, Artaud vivant, Paris, Oswald, 1980