EN KVINNAS ANSIKTE

Gustaf Molander

Sog.: dalla pièce Il était un fois di Francis de Croisset. Scen.: Gösta Stevens, Stina Bergman, Ragnhild Prim. F.: Åke Dahlqvist. M.: Oscar Rosander. Scgf.: Arne Åkermark. Mus.: Eric Bengtson. Int.: Ingrid Bergman (Anna), Tore Svennberg (il console Barring), Anders Henrikson (il dottor Wegert), Georg Rydeberg (Torsten Barring), Gunnar Sjöberg (l’ingegner Harald Berg), Hilda Borgström (Emma), Karin Carlson-Kavli (la signora Wegert). Prod.: AB Svensk Filmindustri · 35mm. L.: 2747 m. Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nei panni della leader sfigurata di una gang di ricattatori Ingrid Bergman sfodera probabilmente la migliore performance della sua carriera pre-Hollywood. Presentata inizialmente fuori campo, attraverso la voce e l’ombra, il sussulto che accompagna la visione del suo volto sullo schermo va di pari passo con lo shock di scoprirla in un ruolo da cattiva. Ma il personaggio non è diverso dai tanti interpretati in quegli anni: ancora una volta una donna in fuga dal passato che si confronta con ambienti e situazioni in cui si sente fuori posto, perseguitata da ricordi cui è difficile, se non impossibile, sottrarsi.
En kvinnas ansikte, sublime esempio della professionalità dell’industria cinematografica svedese degli anni Trenta, è anche il miglior film di quegli anni anni firmato da Gustaf Molander e dal direttore della fotografia Åke Dahlqvist, che spesso collaboravano negli studios dell’AB Svensk Filmindustri di Råsunda. Il film fu in parte girato a Rämshyttan, nella Svezia centrale, compresa la spettacolare corsa della carrozza trainata da cavalli su un lago ghiacciato. Erano passati poco più di dieci anni dalla disperata corsa in slitta di Greta Garbo, altra attrice svedese alla soglia della celebrità hollywoodiana, in La leggenda di Gösta Berling (1924) di Mauritz Stiller. Altri richiami agli anni d’oro del muto svedese sono le interpretazioni di Tore Svennberg e Hilda Borgström, che ricordiamo in Il carretto fantasma (1921) di Victor Sjöström e in tanti altri classici.
Di En kvinnas ansikte, tratto da un’opera teatrale del francese Franz Wiener (anche noto come Francis de Croisset), la MGM produsse nel 1941 un remake intitolato A Woman’s Face diretto da George Cukor, con Joan Crawford nel ruolo che era stato di Ingrid Bergman.

 

Copia proveniente da

Copia stampata nel 1969 a partire dai negativi camera e colonna originali