DU HAUT EN BAS
Sog.: dalla pièce omonima (1932) di Ladislaus Bus-Fekete. Scen.: Anna Gmeyner. F.: Eugen Schüfftan. M.: Jean Oser. Scgf.: Ernö Metzner. Mus.: Marcel Lattès, Herbert Rappaport. Int.: Jean Gabin (Charles Boulla), Janine Crispin (Marie de Ferstel), Mauricet (signor Binder), Margo Lion (signora Binder) Vladimir Sokoloff (signor Berger), Milly Mathis (la cuoca Poldi), Michel Simon (signor Podeletz), Peter Lorre (il mendicante), Catherine Hessling (Pola), Pauline Carton (la sarta). Prod.: Georges Root per Société des Films Sonores Tobis. DCP. D.: 80’. Bn.
Scheda Film
Tratto da uno spettacolo teatrale di Ladislaus [László] Bus-Fekete (autore di origini ungheresi che firmò tra le altre cose Birthday, racconto di una vita in sei capitoli che fu adattato da Ernst Lubitsch per Il cielo può attendere), narra in tono di commedia la vita degli abitanti – inquilini e proprietari – di un immobile viennese, ponendo un accento particolare sulle preoccupazioni di Marie, giovane in difficoltà in un mondo dominato dagli uomini e lacerato dalle divisioni sociali.
Incrociamo Charles Boulla, calciatore di successo, Pola, la sua vicina che ne è innamorata, l’avvocato decaduto Podeletz, la signora Binder, una borghese grande collezionista di mariti, il suo non troppo brillante quarto consorte, un portinaio sboccato, un mendicante timido, uno spazzino alcolizzato, una cuoca generosa… E Marie, figlia di un medico, che cerca lavoro come domestica.
Attore ancora agli inizi, Jean Gabin interpreta Charles Boulla, calciatore e seduttore, personaggio che diventa a poco a poco il protagonista di questa storia complessa e corale. Ottimi Michel Simon nel ruolo di un inquilino moroso ma gran chiacchierone e Peter Lorre in quello di un mendicante fin troppo elegante. Si incrociano anche Margo Lion, Pauline Carton, Milly Mathis, Vladimir Sokoloff, Mauricet… Nei panni di Marie, Jeanine Crispin, attrice poco nota.
In realtà questo film, prodotto dalla filiale francese della germanicissima Tobis, non è affatto tedesco. Innanzitutto ci sono gli attori, da Gabin a Pauline Carton passando per Michel Simon, in gran parte francesi. E poi la musica, le luci, i costumi sono opera di professionisti fuggiti dalla Germania nazista, tra cui il direttore della fotografia Eugen Shüfftan, il compositore Herbert Rappaport, lo scenografo Ernö Metzner (di origine ungherese) e altri.
Edouard Waintrop