Don Camillo E L’onorevole Peppone

Carmine Gallone

Sog., Scen.: Giovannino Guareschi, Da Suoiracconti, In Coll. (Non Accreditata) Con Leo Benvenuti, Age, Scarpelli; F.: Anchise Brizzi; Mo.: Niccolò Lazzari; Scgf.: Virgilio Marchi; Mu.: Alessandro Cicognini; Su.: Oscar Di Santo, Bruno Brunacci; Int.: Fernandel (Don Camillo), Gino Cervi(Peppone Bottazzi), Renzo Ricci(Voce Digesù Cristo), Claude Sylvain (Clotilde), Umberto Spadaro (Bezzi), Memmo Carotenuto (Lo Spiccio), Saro Urzì (Brusco), Guido Celano (Il Maresciallo), Leda Gloria (Maria, Moglie Dipeppone), Giovannionorato (Il Lungo), Carlo Duse (Bigio), Marco Tulli(Lo Smilzo), Gualtiero Tumiati(Ciro Della Bruciata, Il Nonno), Giorgio Albertazzi(Don Pietro), Carlo Duse (Bigio), Gaston Rey (Bolini), Luigi Tosi (Il Prefetto), Giuseppe Varni, Lamberto Maggiorani, Manuel Gary, Renzo Giovampietro, Gustavo Di Nardo, Spartaco Pelliccia, Il Piccolo Stefano Alberini, Mario Siletti, Vince Barbi, Enrico Canestrini; Prod.: Rizzolifilm (Roma); Pri. Pro.: Roma, 25 Ottobre 1955; 35mm. D.: 97′. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Al terzo episodio della divertente serie di Don Camillo, Rizzoli vi giun­ge a fatica: dapprima è Fernandel che rifiuta di indossare nuova­mente la tonaca perché non vuole che il pubblico lo identifichi, come ormai sta succedendo da qualche anno, con il collerico sep­pur bonario parroco di campagna creato da Guareschi. Poi è Duvivier a sottrarsi. Seguiranno lunghe trattative ed il film verrà rea­lizzato dal solo Rizzoli senza la coproduzione francese, Don Camillo e l’onorevole Peppone vedrà così la luce e non sarà meno gradevo­le dei precedenti. Ecco come lo accoglie Pasquale Ojetti su “Cinema” (10 novembre 1955): “Don Camillo e Peppone sono al loro terzo film; l’attore francese era in dubbio se parteciparvi e, in luogo della firma di Duvivier, notiamo quella di Gallone. L’intento commerciale della produzione è dunque evidente. Tuttavia il pubbli­co gradisce la parola di Guareschi: una parola di sana genuinità, un crocchiante pane contadinesco ove, data la bontà della materia prima, poco importa il forno di cottura per garantirne sapore e fra­granza”.

Vittorio Martinelli, Non solo Scipione. Il cinema di Carmine Gallone, a cura di Pasquale laccio, Liguori editore, Napoli, 2003

Copia proveniente da

Restauro realizzato da

Mediaset-Cinema Forever