Dodsjokeyen

Alfred Lind


 

Tit. Or. It: “Il Jockey Della Morte”; Sog. E Scen.: Alfred Lind; F.: Alfred Lind; Int.: Alfred Lind, Miss Evelyn, Trude Nick; Prod.: Armando Vay; 35 Mm. L.: 1180 M. (L. Or.: 1600 M.). D.: 58’ A 18 F/S. Imbibito / Tinted.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

L’intendente del conte di Clermont-Tonnère è diventato padrone del castello dopo aver assassinato i suoi padroni e aver affidato la loro figlioletta, Helda, a un circo. Quindici anni dopo, Henri, nipote del conte, giunge al castello e scopre la verità. Raggiunge Helda e ben presto viene assunto nel circo. Sfuggiranno all’ira del malvagio intendente grazie alla loro abilità circense, coronando infine il loro sogno d’amore tra le mura del castello. Non siamo riusciti a trovare tracce della fortuna commerciale di Dodsjokeyen (Il jockey della morte) in Belgio. Era distribuito da Les Films Charles Hendrickx, ditta specializzata in piccoli film d’azione americani. Vista la classe e l’origine del film di Lind, la sua presenza nel catalogo di questo distributore è abbastanza insolita. Con l’arrivo del sonoro tutte le copie furono cedute a dei cinema ambulanti che le utilizzarono fino agli anni Cinquanta. A partire dal 1962 la Cinémathèque Royale de Belgique cominciò ad acquisirle. Questa copia non solo era in uno stato fisico deplorevole, ma sembrava anche composta in gran parte da materiale di scarto: c’erano molte scene sovresposte o sottoesposte, alcune inquadrature erano stampate fuori quadro. Tutto ciò comunque non intacca la grande forza poetica del film, pieno di immagini ai confini del surrealismo. Colpiscono anche l’audacia della fotografia e dei giochi di luce. L’azione di questo film italiano girato da un danese si svolge in Francia. Si può notare sulla parete del circo un manifesto in francese, unico sforzo per rispettare il colore locale. Speriamo di trovare un giorno le didascalie originali italiane.

Jean-Marie Buchet – Cinémathèque Royale de Belgique

Copia proveniente da

Copia Restaurata A Partire Da Un Positivo Nitrato Nel 2004