DISQUE 957

Germaine Dulac

Scen.: Germaine Dulac (“dall’ascolto dei Preludi 5 e 6 di Frédéric Chopin”) 35mm. L.: 97 m. D.: 6’ a 18 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

I tre film “astratti” realizzati dalla Dulac nel 1929, Disque 957, Étude cinégraphique sur une arabesque, e Thème et variations, non erano solo sperimentazioni tecniche isolate, ma il risultato di un lungo periodo di riflessione da parte della regista, che cercava di creare un cinema “puro” e “integrale” in grado di cogliere l’essenza del nuovo mezzo senza apporti da altre arti. Il primo di questi tre studi, ciascuno pensato per essere proiettato senza accompagnamento, era Disque 957. Questo film, concepito come una “impressione visiva… generata dall’ascolto dei Preludi 5 e 6 di Frédéric Chopin”, nasce da un progetto narrativo sulla vita del compositore romantico. Il suo titolo e l’inquadratura iniziale con un “gioco di luci” su un disco che gira, introducono il motivo circolare che domina il film e indicano anche nelle danze sinuose di Loïe Fuller una delle maggiori fonti d’ispirazione della regista.

Tami Williams

Copia proveniente da