DE FIRE DJÆVLE
Scen.: Carl Rosenbaum, dal romanzo “Les Quatres diables” di Herman Bang; F.: Alfred Lind; M.: Alfred Lind; Int.: Edith Buemann, Robert Dinesen, Tilley Christiansen, Carl Rosenbaum, Antoinette Winding, Einar Rosenbaum, Alfred Lind; Prod.: Kinografen; 35mm. L.: 774 m. D.: 42’ a 16 f/s. Col.
Scheda Film
De fire Djævle è stato prodotto da una piccola casa di produzione danese, e il negativo originale è perduto. Questa nuova copia è stata stampata a partire dal materiale positivo esistente: una copia in bianco e nero, derivata da una copia originale completa che ora non esiste più, e una copia colorata ma incompleta. Quest’ultima è stata utile per ristabilire la colorazione. In assenza del negativo originale, la nuova copia è la migliore possibile: ma conserverà sempre le tracce di usura del positivo da cui è stata ristampata.
Marguerite Engberg, in Cinémemoire 1991
De fire Djævle inaugurò il genere del film circense, che divenne una specialità del cinema danese, recando con sé una nuova prospettiva di sviluppo formale del racconto. Il film era basato su una storia dello scrittore danese Herman Bang, a quell’epoca assai famoso, riguardante gli intrecci sentimentali all’interno di un gruppo di trapezisti e delle loro conseguenze durante gli spettacoli sotto la tenda del circo. Le sequenze che vi erano ambientate furono girate mediante il frequente ricorso a inquadrature fortemente inclinate verso l’alto e verso il basso – soprattutto durante le fasi più drammatiche dell’azione – in un modo del tutto sconosciuto ai film di finzione prodotti fino a quel momento. In seguito al trionfo mondiale di questo film (trecento copie vendute in tutti i paesi) la Nordisk corse ai ripari distribuendo pellicole di tema analogo.
Barry Salt, in Schiave bianche allo specchio, a cura di Paolo Cherchi Usai, Ed. Studio Tesi, Pordenone 1986