CHARLES CHAPLIN CONDUCTING “KID” MUSIC

35mm. D.: 3’ a 24 f/s. Colore P.: Aka (Allan King Associates, Londra)

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Charles Chaplin ha ricordato precisamente il momento in cui, come diceva lui, “la musica ha penetrato la mia anima per la prima volta”. Quando era bambino e viveva in povertà a Kennington, sentì un paio di musicisti di strada che suonavano the Honeysuckle and the Bee su clarinetto e armonica a bocca a Kennington Cross. “Fu proprio qui che ho scoperto la musica per la prima volta, oppure dove ho apprezzato la sua bellezza rara, una bellezza che mi rallegra e che mi tormenta da quel momento.” La sua reazione forte alla musica aveva un legame stretto con la sua pantomima comica, che dall’inizio era notevole per il suo carattere fortemente ritmico. La musica aveva un ruolo importante nelle presentazioni della Karno Comedy Sketch Company con cui il giovane Chaplin aveva girato nei circuiti del vaudeville prima della sua carriera cinematografica. Ha ricordato che la Karno avrebbe raggiunto un contrasto comico tramite il miscuglio di slapstick con elementi delicati settecenteschi. Appena fu in grado di permettersi gli strumenti musicali, Chaplin imparò a suonare il violino e il violincello da solo, e passò tante ore improvvisando con il pianoforte e l’organo.

Copia proveniente da

Blow up da un 16mm positivo realizzato da Cinarchives (Paris)