Campanadas A Medianoche

Orson Welles

T. int.: Falstaff. T. alt.: Chimes at Midnight. Sog.: dalle opere Henry IV, Henry V, The Merry Wives of Windsor di William Shakespeare e dal romanzo Chronicles of England, Scotlande, and Irelande di Raphael Holinshed. Scen.: Orson Welles. F.: Edmond Richard. M.: Elena Jaumandreu, Frederick Muller, Peter Parasheles. Scgf.: Mariano Erdoiza. Mus.: Angelo Francesco Lavagnino. Su.: Luis Castro. Int.: Orson Welles (Falstaff), Jeanne Moreau (Doll Tearsheet), Margaret Rutherford (signora Quickly), John Gielgud (Enrico IV), Marina Vlady (Kate Percy), Walter Chiari (Silenzio), Fernando Rey (Worcester), Alan Webb (Mastro Shallow), Keith Baxter (Principe Hal). Prod.: Ángel Escolano, Emiliano Piedra, Harry Saltzman per Alpine Films, Internacional Films. Pri. pro.: 22 dicembre 1965. DCP. D.: 111′. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Orson Welles girò Campanadas a medianoche in Spagna tra il 1964 e il 1965 per il produttore Emiliano Piedra. Si trattava di una produzione a basso budget, e quindi l’allungarsi dei tempi di ripresa costrinse Piedra a vendere i diritti internazionali della pellicola per un periodo di vent’anni al produttore inglese Harry Saltzman.
Piedra fece stampare una copia del negativo prima che il montaggio fosse finito, nel 1965, per poter disporre di copie lavoro per l’autore italiano delle musiche e per far doppiare il film in inglese e spagnolo, dal momento che il sonoro non era stato registrato in presa diretta. Il film uscì a Barcellona nel dicembre nel 1965 per poter fruire degli aiuti statali di quell’anno anche se la postproduzione delle immagini non era stata ancora completata.
Tre mesi dopo Piedra inviò il negativo a Parigi, dove Welles continuò a lavorare nei laboratori LTC terminando la postproduzione appena in tempo per mostrare il film a Cannes. Tale postproduzione consisteva nel riposizionamento di numerose inquadrature, in una gran quantità di cambi di asse (ovvero capovolgimenti delle inquadrature per mostrarle a specchio), ralenti e accelerazioni, raccordi e anche elementi aggiuntivi come fumo per occultare alcuni dettagli delle immagini girate.
A Cannes, dove Welles ricevette il Gran Premio speciale per i venticinque anni del Festival, Saltzman cambiò il titolo da Chimes at Midnight a Falstaff e si impossessò del negativo originale. Nel 1989 Piedra rientrò in possesso del negativo originale, depositò negli Stati Uniti i diritti a suo nome e stampò nuove copie. Però nel frattempo tutte le indicazioni sul bilanciamento colore (grading) stabilite da Welles erano sparite e queste nuove copie non corrispondevano all’aspetto visivo originale.
Nel 2009 la Filmoteca Española ha deciso di restaurare il negativo e tutti i materiali originali duplicandoli in una copia 35mm poliestere e recuperando le versioni spagnola e inglese definitive licenziate da Welles nel 1965 e 1966.
Di queste due versioni sono state stampate altrettante copie 35mm a partire dal negativo originale definitivo e dai negativi originali mono del sonoro. Queste copie differiscono oltre che per il sonoro (lingue differenti, ma anche missaggi differenti con più rumori e grida nella sequenza della battaglia e alcune musiche aggiunte nella versione inglese. Variazioni non inserite in quella spagnola perché quest’ultima nel frattempo era già uscita), nei titoli di testa e di coda e soprattutto nell’aspetto fotografico. Il restauro della versione spagnola si è basato su una copia depositata presso la Filmoteca Española nel 1965, mentre quella inglese ha seguito fedelmente il grading della copia presentata a Cannes nel 1966 e conservata dalla Cinémathèque française, con l’aggiunta di alcune correzioni che Welles apportò dopo l’uscita a Cannes e presenti in una copia del Svenska Filminstitutet.

Luciano Berriatúa

Copia proveniente da

Restaurato da Filmoteca Española