BONJOUR TRISTESSE

Otto Preminger


Scen.: Arthur Laurents, dal romanzo di Françoise Sagan; F.: Georges Périnal; M.: Helga Cranston; Scgf.: Raymond Simm; Mu.: Georges Auric; Cost.: Hope Bryce; Titoli: Saul Bass; Int.: Deborah Kerr (Anne), David Niven (Raymond), Jean Seberg (Cécile), Mylène Demongeot (Elsa), Geoffrey Horne (Philippe), Walter Chiari (Pablo), Martita Hunt (madre di Philippe), Ronald Culver (Mr Lombard), David Oxley (Jacques), Jean Kent (Mrs Lombard), Elga Anderson (Denise), Jeremy Burnham (Hubert), Evelyne Eyfel, Juliette Gréco, Tutte Lemkow; Prod.: Otto Preminger per Wheel Productions/Columbia Pictures; 35mm. D.: 93’. Col. & Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

L’aspetto più stimolante di questo restauro è stato il lavoro sulle parti in bianco e nero del film, che presentano dissolvenze in apertura e in chiusura sulle sequenze a colori. Il duplicato in bianco e nero delle sezioni di dissolvenza al colore è stato stampato su pellicola a colori, utilizzando variazioni di stampa e di luce per minimizzare la differenza nel passaggio dalle une alle altre. Tutte le colonne sonore ottiche sono state trovate in cattive condizioni, a causa dell’usura della pellicola e della perdita della qualità dinamica che caratterizzava il sonoro originale. Il master magnetico finale restaurato è stato ottenuto utilizzando molti elementi differenti, tra i quali piste separate per musiche ed effetti sonori.

Grover Crisp

Jean-Luc Godard ha creato il personaggio interpretato da Jean Seberg in A Bout de souffle come ideale continuazione del ruolo dell’attrice in questo film di Otto Preminger: l’irrequieta figlia adolescente di un annoiato playboy in declino (David Niven), tenta di rovinare la relazione del padre con una donna inglese (Deborah Kerr), forse l’ultima chanche che l’uomo ha per essere felice. Probabilmente si tratta del capolavoro di Preminger: basato sulla sceneggiatura sentimentale di Arthur Laurents (da un romanzo di Françoise Sagan), Preminger trasforma il melodramma in un’indagine sulle motivazioni personali e sulla loro assoluta imperscrutabilità. Per unire i diversi personaggi, vengono utilizzate riprese lunghe e inquadrature in CinemaScope attente all’equilibrio della composizione. Preminger usa l’ampiezza dello schermo non tanto per espandere la spettacolarità del film, quanto piuttosto per restringere e intensificare la sua trama. Girato in Technicolor (a parte il prologo e l’epilogo, in bianco e nero), principalmente in Costa Azzurra.

Dave Kehr

Copia proveniente da