Boccaccio ’70 (episodio Renzo e Luciana)

Mario Monicelli

Sog.: Cesare Zavattini, dal racconto L’avventura di due sposi di Italo Calvino. Scen.: Giovanni Arpino, Italo Calvino, Suso Cecchi D’Amico, Mario Monicelli. F.: Armando Nannuzzi. M.: Adriana Novelli. Scgf.: Piero Gherardi. Mus.: Piero Umiliani. Int.: Marisa Solinas (Luciana), Germano Gilioli (Renzo). Prod.: Carlo Ponti per Concordia Compagnia Cinematografica, Cineriz, Francinex, Gray Films DCP. D.: 43′. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Lo “scherzo in quattro atti” ideato da Cesare Zavattini per smascherare il moralismo italiano e prodotto da Carlo Ponti, che volle radunarvi divi e registi campioni d’incassi, fu presentato a Cannes 1962 privo di questo episodio a causa dell’eccessiva lunghezza, e in questa versione ridotta circolo anche all’estero. Per raccontare la storia di Renzo e Luciana, Promessi sposi dell’Italia del boom, Monicelli s’ispira a un racconto di Italo Calvino e a La folla di King Vidor, e sceglie due interpreti sconosciuti. Sullo sfondo di una Milano caotica e sovraffollata la coppia del titolo e costretta a sposarsi in gran segreto per un aberrante obbligo contrattuale dell’azienda in cui lavorano, che vieta alle giovani matrimonio e maternita. L’assurda corsa a ostacoli dei due novelli sposi contro famiglia, lavoro e societa e la modalita ironica e surreale con cui Monicelli esprime la propria critica sociale. Beffardo lieto fine: finalmente Renzo e Luciana hanno il loro ‘nido’, ma lui lavora di notte, lei di giorno.

Alice Autelitano

 

 

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