Blackmail

Alfred Hitchcock

T. it.: Ricatto. Sog.:dall’opera teatrale omonima di Charles Bennett. Scen.: Charles Bennett, Alfred Hitchcock. Dial.: Benn W. Levy. F.: John J . Cox. M.: Emille de Ruelle. Scgf.: W.C. Arnold. Int.: Anny Ondra (Alice White), John Longden (detective Frank Webber), SaracAllgood (Mr. White), Charles Paton (Mr . White), Donald Calthrop (Tracy), Cyril Ritchard (l’artista), Hannah Jones (l’affittacamere), Sam Livesey (il capo ispettore). Prod .: John Maxwell per British Intemational Pìctures. 35mm. L.: 1737 m. D.: 76′ a 20 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La versione muta di Blackmail è uno dei migliori film britannici dei tardi anni Venti, se non il migliore in assoluto. Giratnel periodo di transizione al sonoro, fu commissionato sia come muto che come filmparzialmente sonoro con musica e alcune scene dialogate. Con straordinaria abilità (e nella prospettiva di costruirsi una solida carriera con l’avvento del nuovo mezzo), Hitchcock riuscì a produrre sia uno splendido muto sia un’innovativa versione sonora. Anzi, ovviò ai tanti ostacoli tecnici con soluzioni così inventive che il film sonoro ha finito per mettere in ombra la versione muta, di fatto migliore sotto molti aspetti. Come disse Hitchcock, “i film muti sono la forma più pura di cinema”. La versione muta contiene più inquadrature e più movimenti di macchina, e la fluidità del montaggio valorizza maggiormente la storia. Ogni scena è importante, ogni inquadratura aggiunge qualcosa all’atmosfera o fa avanzare la trama. Gli otto minuti iniziali sono un tour de force di montaggio in cui vediamo le fasi dell’arresto di un delinquente professionista, dalla cattura fino alla cella. Blackmail riassume tutti gli elementi stilistici e le tematiche che avrebbero contraddistinto Hitchcock, in particolare l’interesse per l’aggressione sessuale e la vulnerabilità femminile. Come nel successivo Sabotage (1936), vi appare una donna che l’amante poliziotto protegge dalla Legge. Come in altri film di Hitchcock, l’eroina entra in uno stato di confusione o di dissociazione in cui agisce in modomeccanico e apparentemente incontrollato: ritroveremo questa alterazione in Murder! (1930), in Sabotage e, più ambiguamente, in Vertigo (1958) e in Psycho (1960). Il giovane Michael Powell, all’epoca fotografo di  scena,  disse  di  essere  stato  lui a proporre  di eliminare  dalla sceneggiatura il terzo atto dell’opera teatrale originale, nel quale si apprendeva che non era stato commesso alcun omicidio, e di chiudere invece con una fuga sulla cupola della sala di lettura del British Museum. The Lodger e The Ring sono accomunati dall’ambientazione londinese, ma  questo è certamente il primo film a presentare il caratteristico gran finale alla Hitchcock.

 Il BFI National Archive conserva il negativo originale della versione muta, il quale ha però sofferto notevolmente delle ondulature derivanti dal fatto che un lato della pellicola si era ristretto più dell’altro. Le didascalie erano presenti per intero e sono state conservate nel nuovo master. Le dissolvenze,cruciali nel dipanarsi della storia, ove possibile sono state ricostruite a partire dalle due inquadrature distinte. Il risultato finale del restauro ha prodotto un film straordinariamente nitido che conserva l’essenza, la grana e la bellezza della fotografia originale.

Bryony Dixon

 

 

Copia proveniente da

Restaurato da BFI National Archive in associazione con Studiocanal. Restauro finanziato da The Hollywood Foreign Press Association, The Film Foundation con Deluxe 142, Pia Getty, Col & Karen Needham, Dr Mortimer & Theresa Sackler Foundation.