Black Roots
F.: J. Robert Wagner. Mo.: Ruth Schell. Int.: Jim Collier, Gary Davis, Larry Johnson, Florynce Kennedy. Prod.: Lionel Rogosin DCP. D.: 56’.
Scheda Film
Dopo Come Back, Africa, On the Bowery e Good Times, Wonderful Times, il progetto di recupero dell’opera di Lionel Rogosin giunge con Black Roots al suo quarto capitolo. Come per i film precedenti, Rogosin non si adagia su schemi precostituiti, ma reinventa ancora una volta le forme del suo cinema, nella convinzione che ogni opera sia una sorta di organismo unico, nutrito da luoghi, persone e storie peculiari. Quella che rimane immutata è la necessità urgente di calare il cinema nelle pieghe più distorte della contemporaneità, per far vibrare una presa di posizione netta contro le derive fasciste, repressive e distruttive del nostro vivere sociale. Black Roots fa conversare a briglia sciolta cinque afroamericani attorno al tavolo di un caffè: tra ricordi familiari, osservazioni sul presente e precise volontà di rovesciare le ingiustizie, emerge un quadro potentissimo dove si intersecano orgoglio nero, rabbia, scoramento, buonumore, combattività e bellezza. Siccome i personaggi in questione sono anche musicisti eccezionali, e si prestano a lunghe performance improvvisate, il film è anche l’occasione per ascoltare ottima musica che affonda le proprie radici nella cultura dei neri d’America.
(Andrea Meneghelli)