BETONARBEID

Joris Ivens

  1. ing.: Concrete Construction; Episodio di: Van Jeugd, Strijd en Arbeid; T. ing.: Of Youth, Struggle, and Labour; F.: Joris Ivens; Prod.: Algemene Nederlandse Bouwarbeiders Bond (ANBB, General Netherlands Building Workers Union) 35mm. L.: 746 m. D.: 34’ a 24 f/s. Bn. Muto.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il Segretario Generale Sinoo dell’ANBB definì Betonarbeid (conosciuto anche come Caissonbouw) un “film educativo”, ed è vero nel senso che mostra come erano costruiti i cassoni di cemento da affondare nel porto di Rotterdam, il Merwedehaven, per fare da argine artificiale. Ma Betonarbeid è qualcosa di più di un semplice “film educativo”. È anche una testimonianza dell’ammirazione che Ivens nutriva per le straordinarie abilità degli operai siderurgici. Involontariamente, Ivens testimonia anche quanto fossero scarse le condizioni di sicurezza dei cantieri negli anni ‘30. Ma questo soggetto gli offre prima di tutto l’occasione di comporre una “sinfonia del lavoro”, giocando con luci, ombre, linee e ritmi visivi. Alcune riprese presentano anche qualche reminiscenza delle opere di Piet Mondrian. Per molti aspetti, Betonarbeid ricorda da vicino Groei (Crescita, 1930), un cortometraggio realizzato dall’operatore della Polygoon, Jo de Haas, sulla costruzione dei grandi magazzini Bijenkorf di Rotterdam.

Bert Hogenkamp

 

Copia proveniente da

Con il permesso di Marceline Loridan-Ivens