BESCENNAJA GOLOVA
‘Novella’ del Boevoj Kinosbornik N°10; Scen.: Boris Petker, G. Rublëv; F.: Konstantin Venc; Scgf.: V. Panteleev; Mu.: Nikolaj Krjukov; Su.: Zahar Zalkind, Vladimir Bogdankevič; Int.: Vera Orlova (madre), Vladimir Šiškin (Grokovsky), Nikolaj Čerkasov (dottore), Moisej Gol’dblat (ebreo); Prod.: COKS (Alma-Ata); Pri. pro.: 10 giugno 1942. 35mm. D.: 29’. Bn
Scheda Film
L’allora direttore del Comitato per gli affari cinematografici Bol’šakov, nel suo testo del 1948 sul cinema della Grande Guerra Patriottica, elogiò Mužestvo [Coraggio], primo cortometraggio di Barnet del periodo bellico, canonico resoconto sulla figura del giovane volontario in trincea. Al contrario, fu molto aspro con Bescennaja golova e ignorò del tutto i due film successivi del regista: nessun accenno a Slavnyj malyj, mentre Odnaždy noč’ju fu menzionato solo in appendice. L’uscita dei Boevye kinosborniki [Cineraccolte di guerra] proseguì per un intero anno fino alla ripresa della regolare produzione di lungometraggi nei luoghi dell’evacuazione. Essi anticiparono le linee su cui si andò sviluppando il cinema sovietico di quegli anni e il loro iniziale tono trionfalistico lasciò presto spazio a tinte più fosche. Decisive, in questo senso, le novelle Tonja di Abram Room (mai uscita), in cui la giovane protagonista caduta nelle mani dei tedeschi si uccide, e Una testa inestimabile dove, nella Polonia occupata, la solidarietà verso il partigiano in fuga passa attraverso il dramma di una scelta estrema. Il film, intensissimo per forza emotiva, è privo di ogni retorica bellica e di patetismo confermando la coerenza di Barnet nell’affrontare il genere drammatico, prova già magnificamente superata con Sobborghi dieci anni prima. Dopo la prima proiezione, non fu più distribuito.