AZ UTOLSÓ HAJNAL

Mihály Kertész [Michael Curtiz]

T. int.: The Last Dawn. Sog.: Alfred Deutsch-German. Scen.: Iván Siklósi, Ladislaus Vajda. F.: József Bécsi. Int.: Leopold Kramer (Harry Kernett), Jenö Balassa (lord Harding), Kläry Lotto (Hella), Erzsi B. Marton (principessa Halasdane), Kálmán Ujj (Edward/dottor Hyttara Sahib), Andor Kardos (colonnello Douglas). Prod.: Mór Ungerleider per Phonix Film. DCP. D.: 83’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Az utolsó hajnal fu girato da Mihály Kertész, in seguito noto come Michael Curtiz, in un periodo in cui il cinema muto ungherese era al suo apice. Kertész sapeva già allora che gli spettatori potevano essere conquistati da storie spettacolari e avvincenti, e Az utolsó hajnal era proprio questo. La storia è ambientata a Londra, in India e a Parigi (ma le riprese si svolsero a Budapest) e narra il viaggio del protagonista Harry Kernett che, stanco di vivere, stringe un patto diabolico con lord Harding: l’indebitato lord gli intesta un’assicurazione sulla vita e lui promette di scomparire dal mondo dei vivi entro un anno esatto. Ma l’amore si mette in mezzo, perché Harry incontra in India una splendida principessa…
Il film, tratto da un soggetto di Alfred Deutsch-German e ambientato in luoghi esotici e in un contesto aristocratico, divenne un successo internazionale. Affascinante è anche la storia del suo ritrovamento. Una copia nitrato con imbibizioni si trovava da molti decenni nell’archivio di EYE, ma i primi tentativi di identificare il film non ebbero successo. Due altri rulli passarono di mano al mercato delle pulci di Vienna negli anni Settanta e furono trasferiti al Filmarchiv Austria. Gyöngyi Balogh, storico del cinema e archivista ungherese, contribuì all’identificazione del frammento. La proiezione del frammento austriaco a Pordenone nel 2005 fornì finalmente la conferma necessaria a identificare i rulli olandesi. La ricostruzione analogica dei due elementi è stata realizzata da EYE nel 2009.
Dopo il primo restauro, è emersa una descrizione dettagliata del contenuto pubblicata sulla rivista ungherese di Alexander Korda, “Mozihét”. Il nuovo restauro digitale, basato su questa risorsa insostituibile e sulle due copie disponibili, è stato completato nel 2023 dal National Film Institute Hungary – Film Archive. Grazie al lavoro congiunto dei tre istituti, la versione attuale è la più vicina al disegno originale del regista. Per citare Kertész, l’intento era quello di far dimenticare allo spettatore che il film era stato creato “nel grande caos dei cupi calvari sovrumani, in un’epoca di sangue e di lutto”.

Márton Kurutz

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2024 da National Film Institute Hungary – Film Archive in collaborazione con EYE Filmmuseum e Filmarchiv Austria presso il laboratorio National Film Institute Hungary – Film Archive e il laboratorio FilmLab, a partire da una copia 35mm conservata presso EYE Filmmuseum e un frammento di 400 metri preservato da Filmarchiv Austria