Awara

Raj Kapoor

T. int.: The Vagabond. Sog.: K.A. Abbas, V.P. Sathe. Scen.: K.A. Abbas. F.: Radhu Karmakar. M.: G.G. Mayekar. Scgf.: M.R. Achrekar. Mus.: Shankar Jaikishen. Canzoni: Hasrat Jaipuri, Shailendra. Int.: Prithviraj Kapoor (Raghunath padre), Nargis (Rita), Raj Kapoor (Raj Raghunath), K.N. Singh (Jagga), Shashi Kapoor (Raj da giovane), Cuckoo, B.M. Vyas (Dubey, il padre di Rita), Leela Misra (la cognata di Raghunath), Baby Zubeida (Rita da giovane), Leela Chitnis (Leela Raghunath). Prod.: Raj Kapoor per R.K. Films
35mm. D.: 168′. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il cinema indiano si segnalò al mondo con Awara, che conquista non solo le platee dell’India ma anche quelle dell’unione sovietica, della Cina e dei paesi arabi. La popolarissima canzone Awara hoon (Sono un vagabondo) segna l’esordio del celebre personaggio – liberamente ispirato a Charlot – che Raj Kapoor interpret. in vari film successivi. Definito da alcuni un “melodramma edipico”, il film narra di un rispettabile giudice che caccia di casa la moglie incinta sospettata di infedeltà. Il loro figlio, Raju, cresce nei bassifondi e diventa un vagabondo che vive di espedienti. Innamoratosi della figlia prediletta del giudice, entra in conflitto con il padre, interpretato dal vero padre di Raj Kapoor, il vecchio attore Prithviraj Kapoor.

Lo scardinamento della mitologia moderna
La comprensione della bellezza porta sia il pericolo, sia il desiderio. Il pericolo si fa Coro e il desiderio Oracolo. Dall’epica nasce la tragedia degli umili. La redenzione, naturalmente, risiede nell’amore. Si libra al di sopra delle arcate medievali dei regimi oppressivi, scolpite nella pietra, estranee alla nazione. I toni cupi e pesanti gravano su coloro che intravedono la libertà. La vera dimora del selvaggio sta altrove.
Il loto fragrante che incarna la femminilità genera anche lo spirito del selvaggio Awara.
Questa la poesia personale di Raj Kapoor, vagabondo-flâneur, circondato da segnali kitsch di inferno e paradiso e dalle mitologie imperanti della comunicazione di massa, ridotto a icona e considerato ora un ribelle, ora un dittatore.
Il successo fenomenale di Chaplin entrambi si identificavano con i diseredati, nei quali riconoscevano la bellezza e la verità della semplicità e dell’innocenza. Entrambi invertirono i processi di identificazione cristallizzati dal cinema ufficiale. Raj Kapoor fu assillato dai distributori che ostacolavano il suo ambiziosissimo progetto di cinema autobiografico, così come Chaplin fu costretto all’esilio da uno Stato che aveva proclamato la legge del Padre. Il destino del patriarca sembra essere la distruzione dei suoi cari e della sua progenie, come il destino dello Stato pare consistere nell’annientamento del proprio popolo: una legge moralmente equa, ma sotto tutti gli altri aspetti iniqua. Raj Kapoor affidò il ruolo del padre al proprio stesso padre Prithviraj, osando ci. che nessun altro Edipo dei nostri tempi avrebbe osato. Fece in modo che il padre si scusasse per il cieco principio della Legge con tutti i cittadini del mondo, rappresentati qui dalla madre ferita, velata e in punto di morte.
Le scene d’amore tra adolescenti nei film di Raj conservano l’innocenza e la freschezza del primo amore e del primo bacio. L’amore consumato per la prima volta è una sorta di illuminazione, è la scoperta dell’altro, fonte di conoscenza senza colpa nè rimorso.
Sta forse proprio qui la felicissima capacità di Kapoor di parlare a tutti i cuori umani, superando i divari ideologici, le differenze culturali e i pregiudizi acquisiti che celano la nostra sacra nudità a noi stessi e a coloro che amiamo.

Kumar Shahani

Copia proveniente da Toronto International Film Festival Bell Lightbox. Per concessione di TIFF Bell Lightbox, nell’ambito di “Raj Kapoor and the Golden Age of Indian Cinema” a cura di Noah Cowan e organizzato da TIFF, IIFA, and RK Films, con il supporto di Government of Ontario