ANDRIJEŠ / ANDRIEŠ

Sergej Paradžanov, Jakiv Bazeljan

Sog.: dal poema omonimo (1946) di Emilian Bucov. Scen.: Emilian Bucov, Hryhorij Koltunov, Sergej Ljalin. F.: Vadym Vereščak, Suren Šachbazian. M.: V. Bondina. Scgf.: Viktor Nikitin, Oleg Stepanenko. Mus.: Ihor Šamo, Grigorij Tyrceu. Int.: Kostantin Russu (Andriješ), Nodar Šašik-ogly (Voinovan), Ljudmila Sokolova (Ljana), Kirill Štirbu (Pakala), Evgenij Ureke (Strymba-Lemna il Gigante), Domnika Darienko (donna cieca), Robert Vizirenko-Kljavin (Tempesta Nera), Trifon Gruzin (BarbaKot). Prod.: Studi Cinematografici di Kyiv. 35mm. D.: 62’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Sergej Paradžanov co-diresse il primo lungometraggio con Jakiv Bazeljan, ma il progetto era principalmente di Paradžanov. Il suo film di diploma perduto, realizzato nel 1952 per il VGIK (Istituto statale di cinematografia dell’Unione Sovietica) e intitolato Moldavskaja skazka [Una fiaba moldava], era tratto dallo stesso materiale di partenza: Andriješ, il poema narrativo scritto nel 1946 dall’autore moldavo Emilian Bucov. Secondo il critico Rostislav Jurenev, per il suo film di diploma Paradžanov costruì un “grande pupazzo” per il personaggio di Andriješ e lo integrò con riprese dal vero, “ottenendo una notevole naturalezza di movimento e una combinazione di natura viva e illusione teatrale”. Questo più convenzionale remake in forma di lungometraggio realizzato agli studi cinematografici di Kyiv aderisce al popolare genere sovietico del film fiabesco, esemplificato da registi come Aleksandr Ptuško e Aleksandr Rou. La concezione visiva del film è chiaramente ispirata alle illustrazioni del poema di Bucov, e quest’ultimo è indicato come coautore della sceneggiatura. La versione cinematografica, tuttavia, altera la trama in misura significativa e in parte normalizza la stranezza dell’originale. Nel poema la migliore amica di Andriješ è una pecora parlante di nome Miora, mentre il cattivo è un dragone con sette teste anziché il mago malvagio del film, Tempesta Nera. Il film non fu un successo al botteghino e venne criticato dalla stampa sovietica per la sua sceneggiatura poco articolata, ma gli aspetti che piacquero ai recensori dell’epoca conservano ancor oggi il loro fascino: la performance dell’attore bambino Konstantin (Kostja) Russu, la colonna sonora e la fotografia di Suren Šachbazian.

James Steffen

Copia proveniente da