A HOUSE DIVIDED

William Wyler

Sog.: dal racconto Heart and Hand di Olive Edens. Scen.: John B. Clymer, Dale Van Every. Dial.: John Huston. F.: Charles Stumar. M.: Ted Kent, Maurice Pivar. Scgf.: John J. Hughes. Int.: Walter Huston (Seth Law), Kent Douglass [Douglass Montgomery] (Matt Law), Helen Chandler (Ruth Evans). Prod.: Carl Leammle Jr. per Universal Pictures Corp. 35mm. D.: 72′. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo lungometraggio quasi del tutto dimenticato segna probabilmente la maturità di William Wyler dopo l’apprendistato nel western e nel film d’azione, e merita oggi di essere considerato una delle opere più personali e compiute del regista, al livello di Infedeltà e di I migliori anni della nostra vita. Anche qui troviamo una figura paterna in crisi, sebbene la feroce interpretazione di Walter Huston nel ruolo di Seth Law (nomen omen) – uomo carismatico e forte che domina sia il figlio ‘sensibile’ (Kent Douglass, che si farà poi chiamare Douglass Montgomery), sia la piccola comunità in cui vive – lo collochi in posizione diametralmente opposta rispetto al mite e sognante uomo d’affari di Infedeltà. A House Divided è forse il solo film di Huston – seguito da vicino da Le furie di Anthony Mann – in cui il leggendario attore mette in luce il temperamento e la dimensione tragica che l’avevano reso celebre a teatro.
L’ambientazione deprimente – un’isoletta americana del Pacifico abitata da una malandata colonia di pescatori di salmoni – evoca in maniera irresistibile lo Stromboli di Rossellini con vent’anni d’anticipo, e lo stesso vale per la trama: dopo la morte della moglie (apparentemente stroncata dalla fatica), Huston risponde a un annuncio su una rubrica per cuori solitari e si ritrova in casa la giovane Helen Chandler (la vacua e ingenua Mina del Dracula della Universal), profuga da un Midwest devastato dalla Depressione. La ragazza sposa lealmente il suo benefattore (in una cerimonia sfrenata che culmina con l’esibizione di Huston in una danza degli zoccoli irlandese), ma è attratta irrimediabilmente dal mite figlio di lui. La cura di Wyler nella resa dei personaggi è notevole. Nel corso del film Huston sembra trasformarsi fisicamente, da presenza incombente a creatura strisciante. Il cambiamento è sottolineato dalla posizione della macchina da presa, che dalla collina su cui sorge la casa si porta al livello del suolo dove Seth Law finisce per trascinarsi.

Dave Kehr

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