Up The River

John Ford

T. it.: Risalendo il fiume; Scen.: Maurine Watkins, John Ford (non accreditato), William Collier Sr. (non accreditato); F.: Joseph H. August; Mu.: Joseph McCarthy, James F. Hanley; Int.: Spencer Tracy (St. Louis), Warren Hymer (Dannemora Dan), Humphrey Bogart (Steve), Claire Luce (Judy), Joan Lawes (Jean), Sharon Lynn (Edith La Verne), George McFarlane (Jessup), Gaylord Pendleton (Morris), Morgan Wallace (Frosby), William Collier Sr. (Pop), Robert E. O’Connor (guardia), Louise MacIntosh (signora Massey), Edythe Chapman (signora Jordan), Johnny Walker (Happy), Noel Francis (Sophie), Mildred Vincent (Annie), Mack Clark (Whitelay), Goodee Montgomery (Kit), Althea Henley (Cynthia), Carol Wines (Daisy Elmore), Adele Windsor (Minnie), Richard Keene (Dick), Elizabeth e Helen Keating (May e June), Robert Burns (Slim), John Swor (Klem), Pat Somerset (Beauchamp), Joe Brown (procuratore delegato), Harvey Clark (Nash), Black e Blue (Slim e Klem), Robert Parrish ; Prod.: William Fox; Pri. pro.: 12 ottobre 1930. HDCam SR. D.: 92’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

 

Lo stile di Up the River ricorda quello disteso e spontaneo adottato da Ford nelle sue opere più tarde. Oggi raramente mostrato, il film è una satira estremamente piacevole, eccentrica e disarmante del genere carcerario. Originariamente la Fox aveva commissionato alla sceneggiatrice Maurine Watkins uno studio serio sulla vita carceraria. Ford lo trasformò in una commedia dell’assurdo su un penitenziario del Midwest dove la vita è talmente conviviale che due evasi tornano in prigione per assistere alla grande partita di baseball contro un carcere rivale. Il regista riscrisse la sceneggiatura, senza essere accreditato, con William Collier Sr., l’attore che interpreta Pop, vecchio ergastolano
mordace ma saggio.
Benché rappresenti per molti versi l’antitesi del cinema solenne e simbolico alla Dudley Nichols, il giocoso Up the River rivela affinità tematiche e strutturali con i film drammatici di Ford scritti da Nichols e altri in cui degli uomini mettono alla prova il loro carattere in fortezze isolate. Ma qui lo stile è arioso, disinvolto, spesso ironico, traboccante di quelle che Ford amava chiamare grace notes, abbellimenti. Si riferiva ai tocchi di regia, spesso non verbali, che rivelano un personaggio o catturano un’emozione.
Up the River fu il primo film di Spencer Tracy e il secondo di Humphrey Bogart. La personalità d’attore di Tracy è già perfettamente formata nell’impudente, cinico e carismatico St. Louis, celebrato dagli altri detenuti per i suoi lanci durante le partite di baseball e per la sua indifferenza alle regole carcerarie. Bogart, ancora legato in questa prima fase allo stile da commedia da salotto, è troppo inesperto nei panni di Steve, un figlio di papà che ha preso una brutta strada. La vena umoristica di Ford è stimolata soprattutto da Warren Hymer, che offre un’interpretazione comica inaspettatamente coinvolgente nei panni dell’idiota tirapiedi Dannemora Dan. Gli sporadici momenti di disperazione e di sofferenza di Up the River non fanno che rafforzare una visione ironica e gioiosa della comunità in questo film sovversivo che presenta la vita carceraria come preferibile all’ipocrisia e all’isolamento emotivo del mondo esterno.
(Da Searching for John Ford)

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