Airmail
T. it.: L’aeroporto del deserto; Sog.: tenente Colonnello Frank W. Wead; Scen.: Dale Van Every, tenente colonnello Frank W. Wead; F.: Karl Freund; Mu.: David Broekman; Int.: Pat O’Brien (Duke Talbot), Ralph Bellamy (Mike Miller), Gloria Stuart (Ruth Barnes), Lillian Bond (Irene Wilkins), Russell Hopton (“Dizzy” Wilkins), Slim Summerville (“Slim” McCune), Frank Albertson (Tommy Bogan), Leslie Fenton (Tony Dressel), David Landau (“Pop”), Tom Corrigan (“Sleepy” Collins), William Daly (“Tex” Lane), Hans Furberg (“Heinie” Kramer), Lew Kelly (ubriaco), Frank Beal, Francis Ford, James Donlan, Louise MacIntosh, Katherine Parry (passeggeri), Beth Milton (hostess di bordo), Edmund Burns (annunciatore radiofonico), Charles de la Montte, Lt. Pat Davis (piloti), Jim Thorpe (indiano), Enrico Caruso Jr., Billy Thorpe, Alene Carrol, Jack Pennick; Prod.: Carl Laemmle Jr. per Universal; Pri. pro.: 3 novembre 1932. 35mm. L.: 2326 m. D.: 85’. Bn.
Scheda Film
Airmail segna il primo ritorno di Ford alla Universal dopo undici anni: è una storia d’aviazione convenzionale ma ben narrata, scritta da Dale Van Every e dal capitano Frank “Spig” Wead, con Ralph Bellamy nei panni del comandante di un aeroporto nel deserto alle prese con un temerario subordinato (Pat O’Brien). Wead era un pilota della U.S. Navy divenuto sceneggiatore dopo essere rimasto paralizzato in seguito a una caduta dalle scale, nel 1927. Nel 1957 John Wayne avrebbe interpretato Wead nel film biografico di Ford The Wings of Eagles (Le ali delle aquile). Il disperato valore dei personaggi di Wead – come in Ceiling Zero (Brume, 1936) di Howard Hawks e in They Were Expendable (I sacrificati, 1945) di Ford – viene dalla loro capacità di andare avanti in situazioni che le persone normali troverebbero assolutamente demoralizzanti. Ford, che sublimava le proprie frustrazioni creando un mondo migliore sullo schermo, rispose in modo viscerale all’altruistico senso del dovere di Wead. Ford e Karl Freund, il direttore della fotografia di Der letzte Mann (L’ultima risata, 1924) di Murnau e di Metropolis (1927) di Lang, girarono Airmail ricorrendo a composizioni elaborate, estremamente cupe, mettendo in rilievo l’altissimo costo umano pagato dai primi piloti postali nello svolgimento dei loro compiti quotidiani. In Ford i tempi della narrazione sono meditativi, diversamente dal trattamento più dinamico e nonsense di una storia simile di Wead adottato da Hawks in Ceiling Zero. La sobrietà della scelta di Ford, che raffigura un piccolo avamposto costantemente assediato da pericoli fisici e morali, investe Airmail di un sentimento di distruzione proprio dell’espressionismo tedesco, contribuendo a redimerlo dai cliché del genere. Gloria Stuart, oggi ricordata soprattutto per la sua interpretazione in Titanic (1997), è la protagonista femminile di Airmail. Le spettacolari acrobazie aeree consacrarono Paul Mantz come asso di Hollywood (rimase ucciso in un incidente di volo durante le riprese di The Flight of the Phoenix [Il volo della Fenice] nel 1965).
(da Searching for John Ford)