70TH ANNIVERSARY OF COMRADE STALIN

Wassili Beljajew.

35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Durante la retrospettiva dell’anno passato dedicata al Cinema dei dittatori non fu possibile presentare una delle testimonianze più significative del culto della personalità staliniana, il documentario realizzato in occasione del settantesimo compleanno di Stalin. Lo presentiamo quest’anno insieme allo splendido programma televisivo sui rapporti tra Stalin e il cinema, curato da Enno Patalas, ricco di interviste inedite ai testimoni del periodo.
Il film è un documento sul culto di Stalin e, al tempo stesso, una testimonianza sul suo compimento finale. A differenza del film di Romm, Vladimir Ilic Lenin, non vengono qui utilizzate immagini di repertorio di Stalin; lo vediamo soltanto ripreso durante la festa per il suo compleanno al Bolscioi; dunque in immagini di culto, ossequiose.
Le parti del film nelle quali vengono esaltate “Vita ed opere di Stalin” utilizzano non già il dittatore all’opera, ma le realizzazioni di Stalin – quadri, monumenti, ecc. – come vengono esposte nei musei. Una parte del film è dunque una sorta di viaggio attraverso un arcipelago di “isole museali”: monumenti commemorativi nei luoghi che videro realizzarsi la sua vita e le sue opere, trasformati in piccoli musei. Il film di Wassili Beljajew diviene così una guida all’interno del culto staliniano. (Enno Patalas)

Copia proveniente da