3:10 TO YUMA
Tit. it.: Quel treno per Yuma; Sog.: Elmore Leonard; Scen.: Halsted Welles; F.: Charles Lawton Jr.; M.: Al Clark; Scgf.: Frank Hotaling; Cost.: Jean Louis; Trucco: Clay Campbell; Su.: J.S. Westmoreland; Mu.: George Duning; Ass. R.: Sam Nelson; Int.: Glenn Ford (Ben Wade), Van Heflin (Dan Evans), Felicia Farr (Emmy), Leora Dana (Alice Evans), Henry Jones (Alex Potter), Richard Jaeckel (Charlie Prince), Robert Emhardt (Butterfield), Sheridan Comerate (Bob Moons), George Mitchell (barista), Robert Ellenstein (Ernie Collins); Prod.: David Heilweil per Columbia Pictures Corporation 35mm. L.: 2520 m. D.: 92’. Bn.
Scheda Film
Il riferimento ai valori assoluti è un elemento centrale dei western, in quanto vera espressione della libertà dell’uomo. I western sono particolarmente predisposti ad affrontare questi temi, sfruttando conflitti archetipici e panorami visivamente espressivi. Tuttavia, questi conflitti e questi luoghi devono assumere una forma artistica per dar vita a opere di spessore. 3:10 to Yuma è così toccante e avvincente proprio perché il regista Delmer Daves e lo sceneggiatore Halsted Welles sono riusciti a trasmettere un profondo rispetto per la promessa implicita nel film grazie a un talento creativo che è al tempo stesso semplice e audace. Niente lo dimostra meglio dell’incontro tra Wade e la cameriera. Il tema di un’esistenza priva di romanticismo espresso dalla presentazione di Evans e della sua famiglia ha uno sviluppo esplicito nel personaggio della cameriera, altrimenti marginale nella storia, attraverso una sequenza caratterizzata da una liricità e un erotismo abbastanza inusuali per il genere.
Blake Lucas in Magill’s Survey of Cinema, Salem Press, 1981