17/06

05/09

Biblioteca Salaborsa – Piazza Coperta

MAURIZIO BARONI. L’uomo che inventò i pittori di cinema

Ingresso libero

Orari di apertura
Lunedì, 14.30-20.00
Martedì-venerdì, 10.00-20.00
Sabato, 14.00-19.00

 


 

Baroni, classe 1951, di Castelfranco Emilia, è stato uno dei maggiori collezionisti e studiosi del manifesto cinematografico italiano.
Aveva appena 9 anni quando andò a vedere, Clementine Chérie, un film con Rita Pavone per la quale nutriva una sfrenata passione. Gli piacque talmente tanto che non riuscì a resistere: all’uscita dal cinema tagliò la faccia della Pavone dalla locandina e se la portò via. Arrivato a casa si rese conto che isolata dal contesto del manifesto non gli piaceva poi così tanto e tornò al cinema per staccare l’intero manifesto. Poi quello di Tutti per uno, con i Beatles.
E così è cominciato tutto.
All’inizio i suoi genitori non erano molto contenti del fatto che andasse in giro a staccare le pubblicità dei film dai muri o dalle bacheche dei cinema e una sera, dopo una brutta lite, il padre finì per bruciare tutto quello che aveva raccolto. Da quel momento il suo obiettivo fu recuperare tutto ciò che gli era stato brutalmente portato via. Negli anni la sua famiglia si rassegnò. Ogni anno per premiare la promozione suo padre lo portava ad acquistare i manifesti alla SAC di Bologna.
Maurizio Baroni ha raccolto, sostenuto da una passione inesauribile, oltre 32.000 tra manifesti, locandine e fotobuste di oltre 27.000 titoli che hanno fatto la storia del cinema italiano e non solo, databili a partire dal 1945. Oltre a una collezione dedicata alla musica da cinema, che conta oltre 91.000 brani di colonne sonore di film edite e inedite.
É grazie ad una sua intuizione che possiamo parlare dei maestri di quel periodo glorioso per il cinema italiano, come dei ‘pittori del cinema’. A Baroni infatti si deve, oltre che un lavoro scientifico, pionieristico a livello italiano, di inventariazione e creazione di una banca dati per immagini senza precedenti sul manifesto cinematografico, la costanza e l’intuizione di aver ritrovato e portato alla luce gli autori dei manifesti, che “con la loro inventiva, hanno sollecitato la fantasia degli amanti del cinema e dell’arte”. La sua collezione (oggi in gran parte conservata dalla Fondazione Cineteca di Bologna) è rappresentativa dei diversi generi cinematografici, dell’opera dei più grandi registi e racconta l’evolversi dei differenti stili dei “pittori del cinema”.

Info

Da Giovedì 17/06/2021
A Domenica 05/09/2021