22/06

30/07

Salaborsa (piazza coperta)

ANSELMO BALLESTER. PIONIERE DEI PITTORI DEL CINEMA

Orari di apertura:
Lunedì 14.30-20 / Martedì-venerdì 10-20 / Sabato 10-19
Ingresso libero

Per diventare cartellonisti per il cinema “bisogna essere sicuri di avere delle innate attitudini per fare il pittore; di possedere, cioè, facilità di disegno, senso del colore, immaginativa, percezione del ‘bello’ […] Poi, bisogna cominciare fin dall’infanzia (e per tutta la vita) a riempire gli occhi e l’anima di tutto ciò che scorgiamo nella meravigliosa natura delle cose e nelle opere dei sommi artisti del passato. […] Il cartellonista per il cinema, in particolare, dovrebbe riunire in sé tutte le qualità del pittore, del ritrattista, illustratore, decoratore […] e avere nella mente una ‘sfarzosa tavolozza’ di colori e fertilità di idee, preferibilmente geniali. Deve riuscire, con le sue opere, ad attrarre l’interesse dello speciale pubblico del cinema, e a soddisfare (oltre alle esigenze dei committenti, sempre discutibili) tanto il gusto delle persone raffinate, quanto quello delle più rozze, che sono la maggioranza” (Anselmo Ballester)

Pioniere e caposcuola dei Pittori del cinema, Ballester (1897-1974) incarna la figura ideale dell’artista poliedrico e dà il via a quella che verrà poi riconosciuta come l’arte della pubblicità cinematografica, realizzando oltre tremila manifesti. Indiscusso ritrattista di straordinaria creatività e abilità calligrafica, apprezzato dal grande pubblico e molto richiesto dalle più importanti case di produzione, dipingerà ininterrottamente per più di cinquant’anni, dal 1914 fino agli inizi degli anni Sessanta.
La mostra presenta l’evolversi della sua attività artistica, mettendo in luce come, a partire dall’eleganza e dalla raffinatezza delle prime opere, Ballester si lascerà attrarre dalla grazia del divismo italiano, ritraendo attrici del cinema muto, come Leda Gys, Lyda Borelli, Soava Gallone o Maria Jacobini, contribuendo a renderle famose in tutto il mondo.
Figura di riferimento in un periodo di grande vitalità per il cinema italiano, tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, collaborerà anche con produzioni straniere, illustrando film di registi del calibro di Lang, Preminger, Cukor, Ophuls, Hitchcock. Dai caratteri semplici delle composizioni dei primi anni, Ballester sviluppa e perfeziona un’elaborata e ricercata tecnica pittorica, che contraddistinguerà gli ultimi anni della sua attività.

a cura di Maurizio Baroni e Rosaria Gioia

Info

Da Mercoledì 22/06/2016
A Sabato 30/07/2016