Reportage dai DVD Awards
Giovedì 28 giugno, presso la Sala Auditorium – Laboratorio delle Arti Unibo, sono stati consegnati i DVD Awards del Cinema Ritrovato 2018, i premi rivolti alle migliori edizioni di restauri e film d’essai per cinefili intenditori. A stabilire il nome dei vincitori una giuria d’eccezione, presieduta da Paolo Mereghetti, che quest’anno ha visto la partecipazione di Lorenzo Codelli, Shivendra Singh Dungarpur, Philippe Garnier, Pamela Hutchinson e Miguel Marìas.
La cerimonia si è aperta con il premio per il miglior bonus che è stato assegnato a German Concentration Camps Factual Survey (GB, 1945) di Sidney Bernstein, della BFI e Imperial War Museum (in Blu-ray + Dvd), una versione contenente i sottotitoli in ben 10 lingue. Il primo ex aequo arriva per il premio miglior cofanetto che viene assegnato a 100 Years of Olympic Films – 1912-2012 (autori vari), vera e propria maratona sportiva contenente ben 53 film restaurati per 42 edizioni dei giochi olimpici prodotto da The Cryterion Collection (Blu-ray + Dvd). A pari merito si posiziona Andrei Tarkovski, L’Intégrale (URSS, 1962-1986), la raccolta più completa del regista.
Nella categoria miglior film ritrovato si aggiudica il premio Marquis de Wavrin (Belgio, 1924 -1937) di Marquis Robert de Wavrin prodotto dalla Cinematek (in Dvd). Altro ex aequo registrato per il miglior DVD/Blu-ray singolo che si sono aggiudicati Vampir Cuadecuc (Spagna, 1970) di Pere Portabella della Second Run (in Blu-ray + Dvd) e Behind the door (Usa 1919) del regista Irvin H. Willat restaurato dalla San Francisco Silent film festival edito dalla Flicker Alley (in Blu-ray + Dvd). Infine il premio in memoria di Peter Von Bagh al miglior Dvd/Blu-ray è andato a Arne Suckdorff: Samlade Vek (Svezia, 1940-1972) prodotto dallo Studio S Entertainment.
Oltre alle categorie classiche di premio, ogni giurato ha poi indicato la sua scelta personale. Paolo Mereghetti ha selezionato La Fête à Henriette (Francia,1957) di Juliene Duvivier della Pathé Films (Blu-ray + Dvd): “È un film che ho scoperto l’anno scorso qui al Cinema Ritrovato, mi è sembrato un film straordinario perché capace di fare una riflessione sul cinema raccontandola con un brio, una leggerezza, davvero eccezionale. La Pathé ha pubblicato il dvd restaurandolo perfettamente”.
Lorenzo Codelli ha selezionato Lisboa Crònica Anecdotica (Portogallo, 1930) del regista Leitào de Barros, prodotto dalla Cinemateca Portuguesa – Museu do Cinema (Dvd): “Lisbona è una città del cuore, tra l’altro ha una delle cineteche più belle del mondo. È una città che è molto cambiata. Dal film, che è del 1929/1930, si evince molto bene: si vede una città che oggi c’è solo in parte. Molto è stato distrutto, ricostruito e rimodernato”. Marquis de Wavrin (Belgio, 1924 -1937) di Marquis Robert de Wavrin Cinematek è la scelta di Philippe Garnier: “Di solito non mi interesso di cultura sudamericana, non sapevo niente su questo esploratore belga. È un lavoro incredibile, perché mi ha davvero coinvolto in questa storia di redenzione”.
Shivendra Singh Dungarpur ha invece indicato Jean Pierre Melville Collection (Francia, 1946-1972) di StudioCanal (Dvd): “Melville è uno dei miei registi preferiti, ha influenzato profondamente il mio lavoro. Sono davvero contento di vedere questa notevole combinazione dei suoi sei film più famosi. Spero molto presto di poter vedere il suo intero corpus filmico in un unico cofanetto di questo livello”. Pamela Hutchinson ha indicato due film di Lois Weber: Shoes (Stati Uniti, 1915) e The Dumb girl of Portici (Stati Uniti, 1915), entrambi di Milestone Film & Video (Blu-ray + Dvd). “Weber è uno dei registi più sottovalutati, ma anche uno dei più importanti, dell’era del muto. È una vera gioia vedere i suoi film in questa edizione blu-ray, con tanti extra e bellissime musiche.” La scelta di Miguel Marìas è caduta infine su Coffret Lino Brocka (Filippine, 1975-1976) di Carlotta Films (Blu-ray + Dvd): “Due dei migliori film di Lino Broca in ottime copie e con una breve e incisiva presentazione di Pierre Rissient”.
Claudia Balbi, Marco Scaletti, Kabir Yusuf Abukar