28/08/2020

Il Cinema Ritrovato: Marco Ferreri, Pere Portabella e le produzioni spagnole

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Venerdì 28 e sabato 29 agosto, Il Cinema Ritrovato vi dà appuntamento con le produzioni spagnole. Scoprirete una piccola perla di Marco Ferreri, El cochecito e il documentario Vampir-Cuadecuc di Pere Portabella, celebre per aver prodotto opere importanti e a rischio di censura tra le quali proprio El cochecito di Ferreri.

28 agosto, Cinema Odeon, ore 15.30: El cochecito di Marco Ferreri (Spagna/1960)

“Rivisto oggi El cochecito […] sembra non avere subito in nulla l’usura del empo: appare feroce e tenero, ridente e ghignante, intelligente e disperato come allora apparve. Ma indubbiamente più chiara e più definita risulta la sua funzione storica e più comprensibile il ruolo di rottura, che allora gli attribuì – e tuttora gli attribuisce – la critica madrilena più avveduta, nei confronti delle stagnanti acque della cinematografia spagnola dell’epoca. […] Ferreri ha il grande merito […] di connettere organicamente, e di fondere persuasivamente, le indicazioni di un ipotetico cinema della ‘liberazione’ (il neorealismo) con quelle di una istintiva e sottile poetica del ‘rifiuto’ splendidamente legata alla tradizione dell’‘humor negro’ iberico”. 

 

29 agosto, Cinema Lumière – Sala Mastroianni, ore 15.30: Vampir-Cuadecuc di Pere Portabella (Spagna/1970)

“Il termine jazz non piaceva a Duke Ellington, che per definire i vari tipi di composizioni musicali preferiva invece l’espressione “oltre ogni categoria”. Questo ipnotico tour de force audiovisivo del regista catalano Portabella, che gioca con il cinema sperimentale, l’underground, il documentario, il making-of e perfino il cinema di finzione, eludendoli con astuzia, è strettamente ellingtoniano nel suo sfuggire alle categorie. Jesús Franco, regista spagnolo di genere, stava lavorando a uno dei suoi film horror più costosi (El conde Dracula), con Christopher Lee, quando Portabella, che era presente sul set, filmò a sua volta quanto accadeva. Vampir è un film sulla costruzione delle immagini (con falsa nebbia e false ragnatele) e sul Dracula di Bram Stoker. È ben più sinistro e inquietante non solo del film di Franco, ma di tutti i film successivi a Vampyr di Dreyer. È anche un film ricco di metafore politiche, essendo stato girato in epoca franchista”.