Fuori Cinema | Film in TV (ma da vedere) _ venerdì 1° maggio
Totò è il nume tutelare della televisione italiana da decenni. Ce ne accorgiamo soprattutto d’estate. E nei giorni di festa. Così oggi la tv ci regala due film tra i suoi più belli. Non potevamo non segnalarli. Ma a tarda notte non dimentichiamo un film del tutto particolare, come Lorello e Brunello, che la Cineteca ha aiutato nella sua distribuzione in sala.
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TOTÒ PEPPINO E… LA MALAFEMMINA (1956, 110 min) di Camillo Mastrocinque
[Rai Movie (canale 24), ore 13.50]
Come si fa a segnalare un film che hanno visto tutti? Ma come si fa a non segnalare Totò Peppino e… la Malafemmina?!?! Sono più di sessant’anni che questo capolavoro della comicità accompagna le nostre vite, lo si può guardare infinite volte, lasciare la tv accesa e ogni tanto buttare l’occhio, per non staccarlo più, su uno dei mille numeri meravigliosi che inanella lungo le sue due orette scarse.
Conosco gente mai sazia che poi va anche a rivedere, qui e là per il web, la scena della lettera, o quella del ghisa milanese
(A.R.)
Approfondimenti
Uno scritto di Alberto Anile per la proiezione del film in Piazza Maggiore un paio d’anni fa.
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LA BANDA DEGLI ONESTI (1956, 110 min) di Camillo Mastrocinque
[Rai Movie (canale 24), ore 17.30]
Vedi sopra… stesso anno, stesso regista, ma, soprattutto, stessa formidabile coppia: e il gioco è fatto! Agli immensi Totò e Peppino qui si aggiunge uno stupendo attore, Giacomo Furia, oggi francamente dimenticato, nonostante la filmografia chilometrica. La cornice in cui si inseriscono le azioni comiche è qui un ritratto morale dell’italiano povero del secondo dopoguerra: e non c’è nulla di stucchevole, anzi, come spesso accade nei film con Totò, anche la corda sentimentale è suonata con sincerità e… onestà!
(A.R.)
Approfondimenti
Un ricordo di Giacomo Furia su “il manifesto” e uno sulla coppia Furia e Totò.
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C’ERA UNA VOLTA… A HOLLYWOOD (Once Upon a Time in Hollywood, 2019, 161 min) di Quentin Tarantino
[Sky Cinema 2, ore 21.15]
Nono, attesissimo film di Quentin Tarantino, è il primo che il regista cinefilo per eccellenza ambienta dietro le quinte del mondo del cinema. Siamo nella Los Angeles del 1969. Splendono gli ultimi fuochi della golden age hollywoodiana, mentre s’allungano le ombre della Family di Charles Manson. L’attore televisivo in declino Rick Dalton e la sua storica controfigura Cliff Booth (la coppia superstar Leonardo DiCaprio e Brad Pitt) cercano di farsi strada in una Hollywood che ormai non riconoscono più. Ad abitare alla porta accanto arriva l’attrice sulla cresta dell’onda Sharon Tate.
(A.A.)
Approfondimenti
La conferenza stampa di presentazione del film al Festival di Cannes.
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MISTERIOSO OMICIDIO A MANHATTAN (Manhattan Murder Mystery, 1993, 104 min) di Woody Allen
[La 7d (canale 29), ore 23.20]
Realizzato mentre infuria la vergognosa tempesta mediatico-moralistica scatenatagli contro da Mia Farrow, la prima commedia noir di Woody Allen è definita “solo un gioco, una vacanza, puro intrattenimento” dall’autore che dichiara di non amare i classici della letteratura gialla (tranne Ira Levin), né le commedie gialle ma soltanto pochi film di Huston, Wilder, Costa-Gavras e ovviamente Hitchcock, la cui Finestra sul cortile, con La signora di Shanghai di Welles, rientrano fra le non poche citazioni riconoscibili nella storia. Un gioco, quindi, ma condotto con grazia, malizia e arguzia impareggiabili. Nato da una primitiva versione del copione di Io e Annie, il film costituisce anche l’occasione per ritrovare dopo 14 anni l’apporto di Marshall Brickman alla sceneggiatura e il dirompente talento comico di Diane Keaton, in coppia con Allen per la sesta e finora ultima volta.
(R.C.)
Approfondimenti
Recensione di Roger Ebert (in inglese); critiche, notizie, citazioni filmiche e musicali nelle pagine dedicate al film da un sito consacrato a Woody Allen (in inglese); Woody Allen parla di Diane Keaton all’AFI Award (15 novembre 2017).
LORELLO E BRUNELLO (2017, 80 min) di Jacopo Quadri
[Rai 3, ore 1.45]
Un’elegia poetica dello sguardo su un mondo che rischia di scomparire, un canto per immagini e parole a salvaguardia di un modo di coltivare e intendere la terra e i suoi frutti fortemente messo a rischio dagli attuali sistemi di produzione e vendita. Lorello e Brunello sono due simboli di resistenza, martiri e paladini al tempo stesso. Con una fotografia che si inscrive nella tradizione di filmare la natura e i suoi umili abitanti che va da Soldati a Piavoli.
(A.P.)
Approfondimenti
Lo speciale dedicato al film sul sito della distribuzione della Cineteca di Bologna.