Fuori Cinema | Film in TV (ma da vedere) _ mercoledì 13 maggio
In assenza del Festival di Cannes, recuperiamo su Sky una gran bella sorpresa dalla Croisette qualche anno fa, The Lobster di Yorgos Lanthimos. Ma oggi è anche il compleanno di Harvey Keitel, che vogliamo festeggiare con il suo esordio Chi sta bussando alla mia porta?, esordio (al lungometraggio) anche per un altro che avrebbe fatto strada: Martin Scorsese.
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1997: FUGA DA NEW YORK (Escape from New York, 1981, 99 min) di John Carpenter
[Iris (canale 22), ore 11.50]
Dopo i successi degli horror Halloween (1978) e Fog (1979), John Carpenter raggiunse la consacrazione con una produzione AVCO Embassy, dal budget modesto ma dalle ambizioni visionarie, dove si immagina che, a causa del vertiginoso incremento della criminalità, la New York di un nero futuro sia stata svuotata dagli abitanti e adibita a carcere con tre milioni di condannati a morte al suo interno. Ma quando questi riescono a prendere in ostaggio il presidente degli Stati Uniti, allora lo stato costringe un pluridecorato ed ergastolano, Snake Plissken (in Italia Jena Plissken) ad introdursi nella metropoli per salvarlo. Carpenter fonde magistralmente la fantascienza all’horror e all’avventuroso (e al carcerario, se vogliamo), dilatando in una chiave apocalittica i motivi dell’assedio e della reclusione claustrofobica peculiari del suo cinema. Non mancano, come sempre nei suoi film, alcune sarcastiche allusioni alla politica e alla società degli USA su questioni non proprio passate di attualità, come la manipolazione delle masse, la minaccia nucleare, gli abusi giustizialisti della polizia. Ma il fulcro espressivo del film è forse la raffigurazione di una New York (città poco amata dal regista) come labirinto degenerato, dove imperversano barbari e selvaggi assassini e perfino cannibali. Un orrore dove può avventurarsi soltanto un antieroe cinico e disilluso come Jena (Kurt Russell). Alcuni esterni furono girati nella città di East Saint-Louis nell’Illinois, in quartieri che erano stati devastati da un incendio. Cast di gloriose “citazioni viventi”: Ernest Borgnine, Donald Pleasence, Lee Van Cleef, Harry Dean Stanton e il cantante-compositore Isaac Hayes. Fra i collaboratori dello scenografo Joe Alves, spicca un certo James Cameron che ha partecipato anche alla messa a punto degli effetti speciali. Fu il più grande successo di pubblico che Carpenter abbia mai riscosso in Italia, dove ispirò involontariamente un filone di sottoprodotti parassitari mediocremente diretti da Martino, Castellari, Fulci etc.
(R.C.)
Approfondimenti
Critica di Laurent Vachaud (in francese); analisi del film di Olivier Père (in francese); John Carpenter parla del film (1994) (in inglese); Kurt Russell parla del film (2013) (in inglese).
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BIANCO, ROSSO E VERDONE (1981, 110 min) di Carlo Verdone
[Cine34 (canale 34), ore 21]
Il secondo film di Carlo Verdone arriva un anno dopo l’esordio (si può dire “folgorante” dopo l’abuso di frasi fatte che abbiamo ascoltato in questi ultimi due mesi? Sì, qui si può dire: folgorante) di Un sacco bello.
Squadra di sceneggiatori confermata (Leonardo Benvenuti e Piero De Bernardi, con lo stesso Verdone) e il produttore è sempre un certo Sergio Leone. Questa volta la giostra delle macchiette create da Carlo Verdone ruota attorno a una tornata elettorale: tutti a votare, dall’adorabile Mimmo all’insopportabile Furio, passando per il taciturno Pasquale, di ritorno dalla Germania. Ah, dimenticavamo: non mancano la Sora Lella e Mario Brega.
Approfondimenti
Verdone racconta le fonti d’ispirazione dei suoi personaggi.
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THE LOBSTER (2015, 118 min) di Yorgos Lanthimos
[Sky Cinema Due (canale sky 302), ore 21.15]
In una città del futuro, i single sono mandati in un hotel dove hanno quarantacinque giorni per trovare un partner. Se non riescono, sono trasformati in un animale a loro scelta.
Un uomo fugge e, contro ogni regola, si innamora. Siamo al confine tra fantascienza, satira e commedia. “Non avrei mai fatto un film che fosse una cosa sola. Anche se è la mia opera più romantica, volevo che avesse uno sguardo cinico sulla realtà, per mostrare l’ironia e l’assurdità di cose che consideriamo normali” (Yorgos Lanthimos).
Approfondimenti
Il pressbook del film e la conferenza stampa di presentazione del film al Festival di Cannes.
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Dalla mattina di giovedì 14
LE TENTAZIONI DEL DOTTOR ANTONIO (1962, 35 min) di Federico Fellini
[Cine 34 (canale 34), ore 5.40]
Con questa fulminante satira contro la sessuofobia dell’Italia bigotta, Fellini si affrancò definitivamente dall’etichetta di ‘cineasta cattolico’ e si prese una rivincita sui beghini e i censori che lo avevano attaccato per La dolce vita. Una gigantesca Anita Ekberg, divinità pagana del sesso e (quasi) parodia di King Kong, sconvolge i meschini moralismi del represso dottor Antonio Mazzuolo (uno strepitoso Peppino De Filippo). L’inquadratura in cui la Ekberg usa un ostensorio come portacipria suscitò le ire ecclesiastiche.
(R.C.)
Approfondimenti
Il tormentone di Nino Rota Bevete più latte.
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Il compleanno di Harvey Keitel
CHI STA BUSSANDO ALLA MIA PORTA? (Who’s That Knocking at My Door, 1969, 90 min) di Martin Scorsese
[Disponibile su Chili]
Primo lungometraggio di Scorsese e primo film di Harvey Keitel, prepara Mean Streets seguendo le bighellonate di tre giovinastri di Little Italy, tra tentazioni della strada e bambagia famigliare. Charlie si innamora di Katy, ma il suo sentimento e la sua educazione cattolica sono messi a dura prova quando scopre che la ragazza ha subito violenza dal suo ex. Scorsese guarda a Cassavetes e a Godard, ma sembra già avere un mondo tutto suo, nel cuore e negli occhi.
(A.M.)
Approfondimenti
Gli esordi di Scorsese e Keitel raccontati in un pezzo d’epoca del “New York Times”.