Cinefilia Ritrovata, ‘McCabe & Mrs Miller’
Restaurato in 4K a partire dal negativo camera originale 35mm, McCabe & Mrs Miller ci fa immergere appieno nell’universo altmaniano, anticonformista per eccellenza. Siamo infatti di fronte a un western che non è un vero western: mancano i paesaggi soleggiati, una netta suddivisione tra buoni e cattivi, una società regolata da codici d’onore ben definiti.
Altman apre il film con una lunga sequenza in un saloon popolato da un’umanità resa ancor più gretta e desolata dalla fotografia brumosa e cupa di Vilmos Zsigmond. In questo scenario malfamato fa il suo ingresso John McCabe, interpretato da Warren Beatty. Notiamo presto come la figura di McCabe, nonostante la fama di temuto pistolero che lo precede, sia ben lontana da quella del classico eroe infallibile del cinema western. Grazie ai vari indizi disseminati qua e là, si arriva a costruire l’immagine di un personaggio incapace, mediocre e destinato alla sconfitta. Un uomo che non è in grado di tenere testa a Mrs Miller, una prostituta irruente e volitiva, interpretata da Julie Christie. È chiaro sin da subito come la personalità della donna sovrasti inevitabilmente quella di McCabe, al tempo stesso affascinato e impaurito da questa donna così determinata.
Intorno a McCabe & Mrs Miller si snodano azioni e personaggi attraverso i quali il regista va a decostruire gli stilemi del genere western: l’utilizzo dello zoom deprivato di una funzione conoscitiva, primissimi piani di comparse, l’assenza di una morale finale. Si percepisce un’atmosfera di tetra degradazione, fatta di soprusi, nefandezze e disordine. Disordine accentuato ulteriormente dall’utilizzo della tecnica dell’overlapping, per cui tutte le voci si sovrappongono le une alle altre, in unico brusio di sottofondo.
Non è possibile riscattarsi a Presbiterian Church, la cittadina in cui sono insediati i due protagonisti: nemmeno la chiesa, simbolo di speranza e di valori che stanno ormai scomparendo, riesce a sopravvivere. Dapprima incompleta e poi destinata ad essere divorata dall’interno dalle fiamme, lugubre metafora di una società volta alla totale degenerazione morale.
Ciò che differenzia sostanzialmente McCabe da Mrs Miller è che, mentre il primo lotta fino alla fine per salvarsi, la seconda è perfettamente consapevole della tragica sconfitta imminente, e sceglie con rassegnazione la via anestetizzante dell’oppio. Altman non prevede quindi redenzione né vincitori, in un film dal retrogusto amaro che egregiamente rappresenta la non conformità del regista ad alcuna norma prestabilita.
Barbara Monti