26/06/2016

Quo vadis, cinema? I seminari su ‘Audience Development & Innovation Lab’ di Europa Cinemas

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Quale futuro per la fruizione del film su grande schermo? Come rendere vive e frequentate anche da un pubblico giovane le sale cinematografiche in quest’epoca dominata dal digitale che consente di ridurre il cinema nei pochi centimetri di uno smartphone? Ecco solo due delle domande che saranno proposte nella serie di seminari dal titolo Audience Development & Innovation Lab organizzati dal network Europa Cinemas, appuntamento quotidiano dal primo incontro di ieri fino a mercoledì.

L’efficace sottotitolo del convegno, L’esperienza cinematografica nell’epoca delle distrazioni digitali, pone il focus dei dibattiti sulla centralità della sala come esperienza insostituibile che va oggi difesa nella sua unicità e allo stesso tempo reinventata cercando di conquistare nuovo pubblico. Riuscire cioè a pensarla non solo con un ruolo – per quanto importante – di testimonianza, rifugio sicuro per i cinefili più irriducibili, ma anche come uno spazio aperto, accogliente e innovatore, capace di attrarre anche quel pubblico che segue i film, ma non frequenta i cinema, o privilegia unicamente le multisale che offrono una programmazione dedicata solo ai titoli (specialmente americani) più mainstream.

Delle sale d’essai facenti parti di Europa Cinemas è interessante notare come l’anno scorso due autori italiani siano entrati con le loro opere nella Top Ten a livello europeo dei film più visti nel circuito (Paolo Sorrentino al primo posto con Youth – La giovinezza; Nanni Moretti al settimo con Mia madre).

L’obiettivo della “sala cinematografica del futuro” (già del presente in alcuni casi) è quello dunque di rinnovarsi, ponendo un’attenzione particolare agli ambienti – rendere più accoglienti i foyer e gli ingressi, creare spazi che abbiano una vita anche al di fuori degli orari d’inizio dei film – per fidelizzare gli spettatori.

Importante è anche mantenere una politica di prezzi favorevoli per gli studenti, così come orari variabili che tengano conto delle esigenze diverse di tutte le fasce di pubblico, oltre che impegnarsi per sviluppare sinergie con le scuole e le università per dare ancora più legittimità a un’educazione audiovisiva che aiuti i giovani ad accrescere l’interesse per la storia del cinema e a non percepire erroneamente le opere del passato come “vecchie” e quindi noiose o poco coinvolgenti.

Un’altra possibilità per aumentare l’attrattiva delle sale è trasformarle in luoghi culturali a tutto tondo che possano ospitare sia eventi legati ai film, come festival o incontri con attori e registi, sia esposizioni fotografiche o concerti dal vivo, per recuperare quel gusto della novità che ha accompagnato il cinema fin dai tempi della sua origine: “distrazione e divertimento”, per dirla con il General Director di Europa Cinemas Claude-Eric Poiroux.

Alla folta platea di esercenti europei facenti parte del circuito, Poiroux rimarca anche le grandi opportunità che offre il digitale di rieditare i lungometraggi del passato riportandoli a condizioni eccellenti, mentre il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli sottolinea l’importanza di formarsi guardando i classici della storia del cinema, e la necessità di restaurarli e riproporli, senza però prescindere dalla qualità dei film stessi.

Con il progetto del Modernissimo si tenterà una sintesi di ciò che le tematiche trattate nel seminario suggeriscono e auspicano: un luogo d’incontro sempre vivo, non legato solo alle proiezioni, e con spettacoli ormai inediti in Italia come i matinée; un arredamento stimolante ispirato al Grand Cafè parigino che ospitò il primo spettacolo cinematografico a pagamento della storia il 28 dicembre 1895; una programmazione che possa essere attrattiva per ogni tipologia di pubblico attingendo all’eccezionale archivio della Cineteca da settantamila film, ideando retrospettive e scegliendo titoli di tutti i generi e di tutte le epoche.

Questo progetto ambizioso, questa (parola di Farinelli) “follia”, arriverà a conclusione nel 2017 e aumenterà l’offerta di cinema di qualità a disposizione della cittadinanza, rendendo ancora più “cinematograficamente unica” Bologna.

Luca Giagnorio, Il Cinema Ritrovato News

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