Il Cinema Ritrovato 2021 sotto le stelle

Il Cinema Ritrovato torna nel cinema più dello del mondo, quello di Piazza Maggiore, affiancato quest’anno dalla nuova LunettArena. Tre restauri ci faranno pregustare l’inizio del festival: l’incubo lynchano di Mulholland Drive (2001), il profetico ritratto sociale di Una bella grinta (1965), presente il regista Giuliano Montaldo, e lo splendido Les Bas-fonds (1936) di Jean Renoir, introdotto da Nicolas Seydoux.
Martedì 20 si entra nel vivo del festival e nella serata di Piazza Maggiore passato e presente si saldano per celebrare la civiltà contadina: Alice Rohrwacher presenta la riflessione sulla distruzione del paesaggio agrario firmata con l’artista JR, Omelia contadina, a seguire Il mulino del Po (1945), adattamento di Alberto Lattuada della grande epopea padana scritta da Riccardo Bacchelli.
Altri due ospiti illustri accompagneranno le nostre serate: Volker Schlöndorff ci farà fare un tuffo nella Piscine (1969) dell’abbagliante coppia Romy Schneider-Alain Delon, mentre Nanni Moretti racconterà la genesi di La cosa (1990), suo storico documentario sulla crisi del PCI. Non finisce qui: conosceremo i turbamenti morali di Montgomery Clift e Elizabeth Taylor nel classico A Place in the Sun (1951), l’ingannevole verità di Orson Welles nel suo F for Fake (1973), il ménage à trois Mastroianni-Vitti-Giannini nel Dramma della gelosia (1970) di Ettore Scola, l’ambigua follia di Nightmare Alley (1947), uno dei più grandi insuccessi della storia del cinema. Tra tanti film sorprendenti, anche il primo capolavoro di François Truffaut nell’atteso nuovo restauro: quale vista migliore del cielo stellato sopra le nostre arene per godere appieno il senso di libertà sprigionato dall’indimenticabile fuga finale dei 400 colpi?

I cine-concerti 
La musica dal vivo è una grande protagonista delle nostre serate. Il 17 luglio saranno gli Sprockets di Maud Nelissen ad aprire le ‘danze’ in Piazza Maggiore, trascinandoci nei ruggenti anni Venti dell’irresistibile commedia di Clarence G. Badger, It (1927). Stesso decennio e stesso genere: il 22 luglio, l’umoristica eleganza di Erotikon di Mauritz Stiller sarà accompagnata dalle note del Matti Bye Ensemble. Primo imperdibile appuntamento con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna il 24 luglio: Vampyr (1932), capolavoro e primo film sonoro di Dreyer, la cui colonna sonora è stata lavorata per consentire l’accompagnamento con le musiche di Wolfgang Zeller restaurate e dirette da Timothy Brock, mentre la Piazza sarà immersa nelle plumbee atmosfere vampiresche, gli spettatori della LunettArena potranno assistere al debutto cinematografico (muto!) di Enrico Caruso, emigrato nella Little Italy anni Dieci di My Cousin (1918) di Edward José, accompagnato dalle musiche eseguite da Daniele Furlati, Guido Sodo e François Laurent. Finale da perdere il fiato con le riprese di Mario Fantin per Italia K2 di Marcello Baldi, un documento spettacolare della scalata che nel 1954 portò alla conquista della seconda vetta più alta del mondo. Le musiche dell’epoca di Teo Usuelli, adattate e orchestrate da Daniele Furlati, sono eseguite dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Comunale, diretti da Timothy Brock.

 


 

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