26/06/2017

Cinefilia Ritrovata, Cinema Ritrovato 2017: focus su ‘Lucciola’, ‘Malombra’ e ‘L’assedio dell’Alcazar’

I post di CinefiliaRitrovata.it dedicati al Cinema Ritrovato. Come ogni anno il magazine della Cineteca di Bologna seguirà da vicino – e con sguardo critico – gli appuntamenti più salienti in programma.

Cinema Ritrovato 2017: Lucciola

Dopo il successo della critica e del grande pubblico nel 1917 (e non solo) il film Lucciola di Augusto Genina – che lo ha confermato come grande regista e autore negli anni in cui il cinema italiano si stava inabissando – torna a rivivere sul grande schermo grazie al restauro effettuato nel 2005 con didascalie originali della copia francese e l’accompagnamento al pianoforte di Antonio Coppola.

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Cinema Ritrovato 2017: Malombra

Malombra è uno dei film divistici più importanti e particolari della storia del cinema italiano infatti, è insolitamente caratterizzato da uno stile narrativo gotico e fantastico. Come ha detto Nicola Mazzanti nella sua introduzione alla proiezione: “è un esempio di quello che il cinema avrebbe potuto essere e che non è mai stato”. Nei film di Carmine Gallone l’impronta teatrale è molto forte e in questo sfrutta i corpi, soprattutto quello della diva Lydia Borelli, come se fossero materiale plasmabile. Anche l’uso dei colori in questo film (e non solo) è estremamente accurato e diventa un’essenziale elemento narrativo.

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Cinema Ritrovato 2017: L’assedio dell’Alcazar

Girato in buona parte nella Toledo dove realmente accaddero i fatti narrati e dedicato ai vittoriosi che perirono nel conflitto, L’assedio dell’Alcazar ricostruisce una delle prime battaglie della guerra civile spagnola, immediatamente successiva al colpo di stato mosso dai nazionalisti, ispirati dal generale Franco, contro il governo repubblicano. Cosa c’entri il cinema italiano con questo evento è evidente: siamo nel 1940, Mussolini aveva bisogno d’ingraziarsi il caudillo di Spagna nella prospettiva bellica e il film suggellava proprio l’amicizia fra i due dittatori. Tant’è che, a parte un breve cenno inserito quasi per dovere di cronaca, il regime fascista non ha alcun ruolo in questa fiera ed accorata celebrazione dell’eroismo iberico.

Continua a leggere il pezzo di Lorenzo Ciofani