Cinefilia Ritrovata, Cinema Ritrovato 2017: Augusto Genina a Berlino
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“Se il proprio paese tende ad uccidere, bisogna difendersi”
Augusto Genina, 19 febbraio 1927
“Eravamo un piccolo gruppo di ragazzi assolutamente ignoti. Il nostro primo giornaletto aveva una diffusione ancora molto modesta. E Genina ci fu subito amico, un amico giovane anche lui ma celebre; tanto celebre, accreditato, stimato da essere l’unico che riuscisse a far ronzare una macchina da presa in quei giorni di morte totale del cinema italiano”.
È il 1926, Blasetti ha appena fondato la sua prima rivista cinematografica insieme a Enzo Cesana, Il mondo a lo schermo divenuto poi Lo schermo. È pieno di idee, di energia, scalpita; vuole risollevare le sorti del cinema italiano, ma anche lui che è stato un Maestro per le generazioni successive, ha bisogno di un mentore, di qualcuno che gli trasmetta le coordinate esatte per arrivare a compiere l’impresa. E di certo Genina lo è stato, non tanto con le parole – “non era un oratore”, ricorda ancora Blasetti – , ma perché condivide profondamente la convinzione che per rianimare il cinema nazionale è necessario un rinnovamento radicale. Il cinema, per risorgere, ha bisogno di un terreno culturalmente fertile, pronto ad accogliere persone disposte a rischiare con nuove formule, preparate ad affrontare le nuove tecnologie.
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