CINECONCERTI 2024
Si comincia da Piazza Maggiore, conosciuta in tutto il mondo come il tempio della cinefilia. Giovedì 20 giugno My Cousin (1918), unico film sopravvissuto con Enrico Caruso, che vi interpreta due ruoli, verrà presentato con una nuova partitura di Daniele Furlati, eseguita dall’ensemble del Teatro Comunale di Modena, e con una sequenza in cui potremo ascoltare anche la voce del grande tenore.
Lunedì 24 Chemi bebia (My Grandmother, 1929) di Kote Mikaberidze sarà accompagnato dal trio finlandese Cleaning Women e da una partitura esplosiva e travolgente!
Giovedì 27 rendiamo omaggio a un compositore e direttore d’orchestra che ci ha lasciato lo scorso anno, Carl Davis. Per mezzo secolo, con le sue musiche, ha contribuito a coltivare in tutto il mondo la passione per il cinema muto. La prima del nuovo restauro, curato dal MoMA, di The Wind (Il vento, 1928) capolavoro di Victor Sjöström, sarà accompagnata da una sua celebre composizione, eseguita dall’Orchestra del Conservatorio G.B. Martini di Bologna diretta da Timothy Brock. Sempre il maestro Brock, il 6 luglio, dirigerà l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna che eseguirà le celebri musiche scritte da Nino Rota per il capolavoro di Federico Fellini, Amarcord, un evento in collaborazione con Sugar Music.
La sala blu del Cinema Lumière accoglierà i tanti musicisti che assicureranno un degno accompagnamento a tutti i film muti, ma molti saranno anche gli appuntamenti arricchiti da concerti live al Cinema Modernissimo, che per la prima volta dopo il restauro e la riapertura ospiterà proiezioni del festival; tra queste, il programma French avant-garde(ish) shorts, accompagnato dalla batterista di fama internazionale Valentina Magaletti (sabato 22). Lunedì 24 sarà un ensemble di musicisti finlandesi, insieme a un rumorista, ad accompagnare Silent Trilogy, trilogia di cortometraggi muti firmati dall’autore di Scompartimento n. 6, Juho Kuosmanen. Martedì 25 toccherà a una formazione tutta bolognese (Valeria Sturba, Tiziano Popoli e Vincenzo Vasi), mentre venerdì 28 L’uomo che prende gli schiaffi (He Who Gets Slapped, 1924) di Victor Sjöström sarà impreziosito dalle note di un quartetto d’eccezione (Laura Agnusdei, Simone Cavina, Antonio Raia e Stefano Pilia).
In Piazzetta Pasolini, tornerà la magia con due serate illuminate dal proiettore 35mm con lanterna a carbone, mentre a conclusione del festival farà il suo esordio un rarissimo proiettore 16mm con lanterna a carbone portato appositamente dagli amici del Lichtspiel di Berna per proiettare alcuni antenati dei videoclip.
My Cousin (1918) di Edward José • The Wind (Il vento, 1928) di Victor Sjöström • Chemi bebia (My Grandmother, 1929) di Kote Mikaberidze • Amarcord (1973) di Federico Fellini • Silent Trilogy (2012-2023) di Juho Kuosmanen