Horoyoi Jinsei

Sotoji Kimura

T. int.: Tipsy Life. Scen.: Keiji Matsuzaki. F.: Hiroshi Suzuki. M.: Mikiya Tachibana. Mus.: Kiyosuke Kanetsune, Kyosuke Kami, Ryozo Okuda. Su.: Koji Ichikawa. Int.: Musei Tokugawa (capo dell’azienda), Dekao Yokoo (capo della gang), Heihachiro Okawa (Asao), Hisao Yoshitani (lo sgherro), Kamatari Fujiwara (Tokukichi), Tokio Seki (padre di Asao), Sadao Maruyama (‘Runpen’, un vagabondo), Roppa Furukawa (Roppa), Shiro Otsuji (alcolizzato), Sachiko Chiba (Emiko), Eiko Aida (padrona della gelateria), Ryutaro Nakane. Prod.: Iwao Mori per P.C.L. 35mm. D.: 77′. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Generalmente considerato il primo vero film musicale giapponese, Vita ebbra fu anche il primo titolo completamente prodotto dalla pionieristica P.C.L., società fondata proprio per sfruttare l’emergente tecnologia sonora e che inizialmente si era limitata a fornirla ad altre case di produzione. La P.C.L. lavorava in collaborazione con una ditta produttrice di birra, la Dai Nihon Biru, che si sobbarcò tutte le spese di produzione e i cui prodotti figurano nel film, secondo l’uso moderno e sofisticato del product placement che caratterizzò i primi film dello studio. Vita ebbra è parzialmente ambientato in una birreria e narra della relazione tra una venditrice di birra in una stazione ferroviaria e uno studente di musica che sta tentando di scrivere una canzone di successo. Pur criticando l’intreccio sfilacciato, il recensore di “Kinema Junpo” lodò l’originalità del film. Il regista Sotoji Kimura aveva già lavorato a un film sonoro con Kawa muko no seishun (Giovinezza al di là del fiume, 1933), una storia proletaria per la quale la P.C.L. aveva fornito la tecnologia sonora. Fu dunque naturale che ci si rivolgesse a lui per il primo film prodotto completamente in proprio. L’attrice Sachiko Chiba fu scelta anche grazie alla sua apparizione nel film di Tomu Uchida Sakebu Ajia (L’Asia urla, 1932), per il quale la P.C.L. aveva fornito il sonoro: era destinata a legare il proprio nome allo studio e ad esserne la prima vera diva, grazie a film come Tsuma yo bara no yo ni (Moglie, sii come una rosa).

Alexander Jacoby e Johan Nordström

Copia proveniente da

Colonna sonora sottoposta a riduzione del rumore. Il formato della copia è 1:1,19, lo standard dei primi sonori giapponesi tra la fine degli anni Venti e il 1933 circa.