FACES OF ISRAEL

Michael Roemer

F.: Robert M. Young. M.: Michael Roemer, Peter Vollstadt, Sara Miller. DCP. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Raramente  proiettato,  il  ritratto di Israele realizzato da Roemer poco prima della Guerra dei sei giorni è un film-saggio poetico che si colloca tra i suoi lavori più politici – caratteristica resa subito chiara dall’immagine che apre il film, tormentosa e accusatoria: il cadavere di una vittima dell’Olocausto. Con la sua esplorazione della vita quotidiana e del lavoro in Israele Faces of Israel riecheggia con forza il montaggio intellettuale lirico e tuttavia discreto perfezionato da Chris Marker. Evitando il commento fuori campo che era stato imposto a Cortile Cascino, Roemer permette invece alle sue immagini di creare spazi per l’empatia e per una comprensione che trascende il linguaggio, invitando lo spettatore a momenti familiari di sacra intimità, come l’accoglienza in Israele dei nuovi arrivati, mostrata con particolare pregnanza. In queste scene, a gesti, emozioni e ambiente è consentito di dire più di quanto potrebbero fare le parole. Roemer girò il suo film nel 1966 mentre si trovava in Israele per fare ricerche in vista di un film mai realizzato su Martin Buber. Una prima versione di Faces of Israel fu trasmessa nel 1966 da PBS, ma non è lo stesso film, di molto superiore, che sarà proiettato qui.

Haden Guest

Copia proveniente da