CORSO TRAGIQUE

Albert Capellani

Int.: Renée Doux. Prod.: SCAGL. DCP.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Corso tragique segna una svolta nella filmografia di Albert Capellani  dopo la realizzazione di fiabe, féérie, scene a trucchi e scene bibliche quali Don Juan, Le Pied de mouton, Cendrillon, Peau d’Âne e Jeanne d’Arc, prodotti da Pathé a partire dal 1906. Nel 1908 viene depositato lo statuto della SCAGL (Société cinématographique des auteurs et gens de lettres) e Capellani è incaricato della direzione artistica della Società, il cui obiettivo è quello di portare sullo schermo il patrimonio letterario francee. Si dedica quindi a film più drammatici e di carattere sociale. Corso tragique è girato interamente in esterni naturali (con l’eccezione dell’ultima scena) a Nizza, dove Pathé gira stagionalmente sin dal 1905, prima di creare i propri marchi Comica e Nizza all’inizio degli anni Dieci. Nell’estate 1908 Capellani si allontana dagli studi di Vincennes per trasferirsi a Sud, prima a Nizza e poi ad Arles, e girare subito dopo L’Arlésienne, la sua prima regia per la SCAGL.
Collocandosi nel filone dei film regionali in costume, Corso tragique si apre sul porto di Nizza. Un’ostricaia, interpretata da Renée Doux – moglie di Ferdinand Zecca – offre crostacei sulla sua bancarella prima di incontrarsi con colui che dovrà diventare il suo fidanzato. Vedendosi rifiutata, se ne lamenta con i fratelli e questi ultimi vendicano il suo onore durante  il carnevale. Capellani approfitta del carnevale di Nizza per inserire l’evento nella sua storia, che in questo modo  si fa testimonianza di una cultura regionale.

Manon Billaut

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2023 da Fondation Jérôme Seydoux-Pathé con il supporto di CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée presso il laboratorio L’Image Retrouvée, a partire da un nitrato negativo