CSÁRDÁS

Jakob Fleck, Luise Fleck, Walter Kolm-Veltée

T. alt.: Ihre tollste Nacht. Scen.: Fred Teller, Siegfried Tisch. F.: Willy Hameister. Scfg.: Max Heilbronner, Bohumil Hes. Mus.: Max Niederberger. Canzoni: Fred Heller, Stephan Goll, Siegfried Tisch. Int.: Max Hansen (dottor Helwing), Irene von Zilahy (Dolly), Tibor von Halmay (l’ispettore), Hans Olden (Fred-Monocolo), Trude Bienert (la domestica), Max Schipper (il barista). Prod.: Terra Film. DCP. Bn.

Foto © Willy Ströminger

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

A dare il tono, proprio all’inizio  del film, è una canzone che celebra le gioie offerte da diverse bevande alcoliche. Csárdás è una lettera d’amore ai vantaggi dell’impertinenza e ai piaceri della vita notturna, a base di jazz e alcol, tipica di molte grandi città europee nel corso degli anni Venti: proprio il tipo di divertimento che in Germania la politica ufficiale nazista tentava con ogni mezzo di soffocare. In questo caso è una donna a dare il via alla notte di follie: Dolly (Irene von Zilahy) convince suo marito, il dottor Helwing (Max Hansen), a portarla fuori. Ma non basta: per sfuggire alla noia coniugale lui deve fingere di non conoscerla. La coppia passa da un locale all’altro e non si fa mancare una corsa su un treno fantasma, un ballo frenetico improvvisato da Dolly e infine una visita involontaria al commissariato. Nel frattempo la loro casa viene invasa da una banda di ladri capeggiata dal maestro della truffa Fred-Monocolo (Hans Olden), che non mostra alcuna intenzione di andarsene in tempi brevi.
Csárdás, girato agli studi Barrandov di Praga, è l’ultimo film in lingua tedesca di Max Hansen, una delle più grandi star del cinema dei primi anni Trenta, che proseguì poi la sua carriera in Svezia e in Danimarca. I compiti di regia furono sbrigati in famiglia: alla coppia già affermata composta da Jakob e Luise Fleck si aggiunse Walter Kolm-Veltée, il figlio che Luise aveva avuto da un precedente matrimonio. La loro collaborazione produsse uno degli ultimi tentativi riusciti di mantenere in vita lo spirito libero ed edonistico del cinema sonoro della tarda Repubblica di Weimar.

Lukas Foerster

Copia proveniente da