MAURITZ STILLER

Gösta Werner

Scen.: Gösta Werner. Mus.: Carl-Axel Dominique, Monica Dominique. Int.: Al Simon (voce narrante). Prod.: Stiftelsen Svenska Filminstitutet. 16mm. D.: 58’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Mauritz Stiller (1883-1928) era la magnifica ossessione del Werner storico del cinema: non studiò nient’altro con la stessa dedizione e così a lungo, producendo varie opere sull’argomento. Nel 1969 pubblicò Mauritz Stiller och hans filmer: 1912-1916, e lo stesso anno uscì anche il cortometraggio Stiller- fragment. Diciotto anni dopo seguì Mauritz Stiller. Il più grande piacere di questo mediometraggio è probabilmente il magnifico commento dell’autore: basti pensare all’incipit, e all’entusiasmo con cui Werner evoca il fisico di Stiller (pur omettendo qualsiasi accenno alla sua omosessualità e limitandosi a dire che la sua vita personale era disarmonica). C’è qualcosa di profondamente tardo-ottocentesco nelle scelte lessicali di Werner, nella lunghezza delle frasi e nel loro ritmo, come se Stiller fosse il protagonista di un romanzo realista che descrive minuziosamente la nascita della cultura e dei costumi del Ventesimo secolo.

Olaf Möller e Jon Wengström

Copia proveniente da