3 BAD MEN

John Ford

Sog.: dal romanzo Over the Border (1917) di Herman Whitaker. Scen.: John Stone. F.: George Schneiderman. Int.: George O’Brien (Dan O’Malley), Olive Borden (Lee Carlton), Lou Tellegen (Layne Hunter), Tom Santschi, (‘Bull’ Stanley), J. Farrell MacDonald (Mike Costigan), Frank Campeau (‘Spade’ Allen), Priscilla Bonner (Millie Stanley), Otis Harlan (Zach Little), Phyllis Haver (Lily), Alec B. Francis (reverendo Benson). Prod.: William Fox per Fox Film Corporation. DCP 4K. D.: 91’. Bn e imbibito.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il primo western epico di John Ford, Il cavallo d’acciaio (1925), contribuì all’affermazione della Fox tra le major e di Ford tra i registi di prima grandezza dell’epoca. Nel 1926 egli girò un altro western con un budget ancora più consistente e una maggiore indipendenza creativa: con 3 Bad Men creò forse il suo muto più compiuto, uno spettacolare affresco storico che non soffoca mai i suoi personaggi di primo piano.
Fissando la tematica che definirà la sua opera per decenni – l’outsider che si sacrifica per il bene del gruppo che l’ha escluso – Ford crea tre fuorilegge adorabilmente eccentrici (interpretati da Tom Santschi, star dei primi western, Frank Campeau, attore feticcio di Allan Dwan, e J. Farrell MacDonald, il primo delle amabili canaglie irlandesi di Ford) che decidono di proteggere una giovane pioniera (Olive Borden) e il suo fidanzato (George O’Brien) dalla violenza che accompagna l’apertura del Territorio del Dakota.
La giusta dose di cattiveria, nei panni del prepotente e corrotto sceriffo locale, è fornita dal pittoresco Lou Tellegen, attore di origini olandesi che nel 1912 aveva esordito a fianco di Sarah Bernhardt nella produzione Film d’Art La Dame aux camelias. Andando contro le convenzioni, Ford fa indossare a Tellegen un vistoso cappello bianco da cowboy, probabile allusione ironica alla stravagante tenuta di Tom Mix, il divo-cowboy in auge alla Fox.
Una successione di scene d’azione – compreso un land rush girato con (almeno così sostennero gli studios) 2400 comparse, 1800 cavalli e 450 carri – conduce al primo struggente finale in diminuendo di Ford, nel quale ritroviamo la giovane coppia insediatasi in un edenico ranch con il primo figlio, sotto la protezione spirituale dei tre padrini del bimbo.
Paradossalmente 3 Bad Men rimarrà l’ultimo western di Ford fino al suo ritorno al genere, in maniera molto più consapevole, con Ombre rosse nel 1939.

Dave Kehr

Copia proveniente da

Per concessione di Park Circus.
Restaurato nel 2019 in 4K da 20th Century Fox in collaborazione con MoMA – The Museum of Modern Art presso il laboratorio Cineric and Audio Mechanics a partire da copie nitrato (e, per Quick Millions, da un controtipo positivo) conservate presso MoMA.