LA PASSIONE DI ANNA MAGNANI

Enrico Cerasuolo

Scen.: Enrico Cerasuolo. F.: Marco Pasquini. M.: Marco Duretti. Prod.: Zenit Arti Audiovisive, Les Films du Poisson, Arte France. DCP. D.: 60’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un ritratto intimo della grande attrice italiana, emblema del neorealismo e icona del cinema mondiale: la corsa di Anna interrotta dagli spari dei nazisti in Roma città aperta porta alla ribalta del mondo intero le lacerazioni della guerra e diventa il simbolo di una nuova idea di cinema che scende in strada per raccontare il reale.
Anna è unica, rivoluziona la rappresentazione della donna al cinema, incarnando un modello femminile diverso da tutte le dive che l’hanno preceduta e da quelle che verranno. È icona dell’italianità e della donna vera, in opposizione a quelle finte modellate sul desiderio maschile. Attraverso la sua immensa capacità attoriale ‘la Magnani’ dà corpo al realismo delle passioni e dei sentimenti, ispirando i grandi registi del cinema europeo e americano: Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Jean Renoir, Sidney Lumet, Daniel Mann, George Cukor, Stanley Kramer. Hollywood, che le conferisce l’Oscar nel 1956 (l’unica attrice italiana ad averlo vinto con un film girato in lingua inglese fino ad oggi), tenterà invano di chiuderla nuovamente in uno stereotipo che non si addice alla sua esuberante e vulcanica personalità.
Donna libera, madre single, profondamente legata a Roma e alla ‘romanità’, Anna vive con pericolosa e vitale intensità le amicizie, gli amori, le passioni, portandoli nella sua arte, incarnando uno stile unico per originalità e straordinaria modernità. Nel film l’autore dialoga con l’attrice in una lettera immaginaria che ci guida attraverso le sue interpretazioni cinematografiche, le sue interviste, le testimonianze dei grandi personaggi che hanno incrociato la sua carriera e i ricordi del figlio Luca. Basato sull’utilizzo creativo di materiali d’archivio (tra cui alcuni provenienti dall’archivio di famiglia) il film contiene un’intervista audio inedita fatta all’attrice dalla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci.

Gian Luca Farinelli

Copia proveniente da