DJAMILA

Youssef Chahine

Sog., Scen.: Naguib Mahfouz, Abderrahmane Cherkaoui, Ali El-Zorkani, Waguih Naguib, Youssef El-Sebaï. F.: Abdel Aziz Fahmi. M.: Mohammed Abbas. Scgf.: Antoine Polizois, Habib Khoury. Int.: Magda al-Sabahi (Djamila), Ahmed Mazhar (Youssef), Salah Zulfikar (Azzam), Rushdy Abaza (generale Bigeard), Zahret el-Ola (Bou-Azza). Prod.: Les Films Magda. D.: 123’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

In piena guerra d’Algeria, Chahine accetta di girare un film impegnato che esalta la figura eroica di Djamila Bouhired, icona della guerra d’indipendenza algerina. Arrestata durante la battaglia di Algeri dai paracadutisti francesi del generale Bigeard, Djamila (in egiziano Gamila) Bouhired fu condannata a morte e difesa dall’avvocato Jacques Vergès.
Voluto dal presidente Nasser come segno di solidarietà nei confronti della Rivoluzione algerina, Djamila fu prodotto dalla star Magda, che interpreta il ruolo della protagonista.
Quest’atto d’accusa contro il colonialismo francese è di un’audacia folle: Youssef Chahine non esita a filmare Djamila come una novella Giovanna d’Arco, e nella sua esaltazione dell’eroina della causa algerina il film è anche una forma di omaggio al capolavoro di Carl Th. Dreyer. In origine la regia doveva essere affidata ad Azzeddine Zulficar, il grande maestro degli studios egiziani. È lo stesso Zulficar a convincere Magda a ingaggiare Youssef Chahine al suo posto, persuaso che il giovane cineasta saprà trasformare un film su commissione in un’opera cinematografica.
Questo film raro e prezioso, fu a lungo vietato in Francia.

Tewfik Hakem